Un progetto per l’agricoltura che collega il Casentino alla Francia

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La sede di Officine Capodarno a Stia

Il 10 febbraio 2022 Officine Capodarno, grazie al suo partner Connessioni, sarà al centro di un nuovo importante progetto a carattere transazionale dal titolo Agrécolter.

Il percorso è Finanziato da Région du Sud (Provenza, Alpi, Costa azzurra) e ha come capofila la Chambre de Commerce Italienne pour la France de Marseille.

Ci sono poi tanti soggetti che hanno reso possibile la sua realizzazione ovvero Bio de Provence-Alpes-Côted’Azur, Pôle Innov’Alliance, Comune Pratovecchio-Stia, Associazione Biodostretto e Connessioni.

Il progetto, nato da un lavoro integrato tra i partner italiani e francesi intende:

•       definire le potenzialità delle singole filiere produttive agricole e agro-alimentari, in particolare le potenzialità economiche ed occupazionali innovative
•       creare confronto tra gli operatori su impatti e metodologie dell’agricoltura sostenibile- Biologica e multifunzionale
•       sviluppare idee e proposte sostenibili tramite il confronto degli operatori che operano nelle due diverse aree.

Il progetto – che coinvolge operatori e partner del Casentino e del Vaucluse e ha come scopo lo sviluppo di un’agricoltura biologica, sostenibile e multifunzionale –
inizierà con un Workshop on line di scambio informazioni ed esperienze tra i due territori e proseguirà con un incontro in ogni area con produttori, istituzioni, formatori per un confronto tra il mondo produttivo, quello dell’innovazione e della promozione.

Sarà poi realizzato un secondo Workshop on line a cui parteciperanno gli operatori di entrambi i paesi. Durante l’incontro saranno presentati esempi territoriali di soluzioni aziendali/territoriali per lo sviluppo di un’agricoltura multifunzionale.

A conclusione di tutto, saranno realizzati due scambi tra gli operatori di settore delle due aree coinvolte, un gruppo di operatori Casentinesi visiterà le realtà del Vaucluse e viceversa.

Silvia Poponcini, Esperta in project management e fondatrice di Connessioni commenta: “Il settore dell’agribusiness si sta dimostrando tra i più adatti a creare sviluppo economico e occupazione nei territori rurali e montani.  Questo settore deve però “crescere” nel rispetto dell’ambiente e dalla salute delle persone
Il progetto è ‘un importante momento di confronto transnazionale che permetterà alle aziende del territorio di relazionarsi con altre realtà e capire quali possono essere le leve, per rendere l’agricoltura sempre più protagonista dello sviluppo del territorio. Possiamo attingere ad esperienze importanti e di successo, uno dei partner francesi Bio de Provence ha oltre ha 300 aziende biologiche come socie”.

Per agricoltura multifunzionale s’intende quell’agricoltura che oltre ad assolvere la propria funzione primaria, ovvero la produzione di beni alimentari, è in grado di fornire servizi secondari, utili alla collettività.

In particolare, secondo la definizione introdotta dalla Commissione agricoltura dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, “oltre alla sua funzione primaria di produrre cibo e fibre, l’agricoltura multifunzionale può anche disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità, gestire in maniera sostenibile le risorse, contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree rurali, garantire la sicurezza alimentare.”

C. Stampa

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