Un’anima in due – Prendere un cane solo perché abbiamo un grande giardino

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Uno dei più grandi errori che possiamo commettere è quello di pensare di poter prendere un cane solo perché abbiamo un giardino. Viceversa un’altra frase che sentiamo dire spesso è: “non possiamo permetterci un cane perché non disponiamo di un grande spazio all’aperto”.

Dietro a questa convinzione per cui “il cane sta meglio in giardino che in casa” capita spesso quindi che venga lasciato molte ore (o l’intera giornata) da solo all’aperto. Le giustificazioni sono molteplici: in casa si annoia, ci sono degli ospiti, distrugge casa, non sa stare da solo, non ho tempo per portarlo fuori, oggi piove, fuori si svaria, etc.

Facciamo la solita premessa: stiamo parlando in modo generale e in particolare dei “cani da compagnia” che sono tutt’uno con la famiglia e non dei cani da guardiania, scelti invece per svolgere quel “ruolo” specifico. Ricordiamoci sempre che i cani sono animali sociali, si rallegrano in vostra presenza e soffrono la vostra mancanza; spesso il giardino è un posto dove il cane si sente isolato proprio perché lasciato da solo. Un importante fattore da prendere in considerazione è che al dì fuori delle mura di casa il cane è costantemente sovrastimolato da tutto quello che succede al confine del “suo territorio” (iperstimolazione cronica). Questo può diventare un contesto molto stressante, dove il cane può trovare difficoltà a rilassarsi, cosa di cui invece ha estremo bisogno. Di fatto, possiamo notare che se lasciati abitudinariamente soli in giardino, si agitano in maniera eccessiva ogni qual volta si presenta uno stimolo (veicoli, persone, bambini, altri animali, rumori particolari etc.). Questo spazio verde quindi non ci deve deresponsabilizzare di fronte ai bisogni e alle necessità del nostro caro amico a 4 zampe. Difatti, sono moltissimi i cani che vivono felici in appartamenti perché, in generale, i compagni umani sono maggiormente “spronati” a seguire il loro cane in molte più attività e con maggiore frequenza, in sintesi a passare più tempo insieme a loro. Questo comporta cura, educazione, esperienza, socializzazione, l’acquisizione quindi di nuovi strumenti e nuove competenze per vivere e condividere i momenti in pieno equilibrio e benessere con quella che è la nostra vita.

In alternativa, se il giardino non porta a deprivare il cane della vita sociale della famiglia, ma bensì è uno spazio sicuro e tranquillo in cui condividere attività, momenti di svago, di rilassatezza, di apprendimento e di gioco, allora sì che dobbiamo vederlo come un vero “valore aggiunto” per ampliare la parte sempre attiva della nostra convivenza. Il giardino deve essere un’estensione della nostra zona intima e deve essere vissuto come parte integrante del loro/nostro spazio vitale, da condividere come qualunque altro spazio domestico. L’importante quindi è dedicare al cane, ogni giorno, parte del nostro tempo, in maniera attiva, indipendentemente dal tipo di ambiente in cui viviamo. La vita è movimento e per stare in equilibrio bisogna muoversi.

“La felicità del cane non si misura in quanto grande possa essere il nostro giardino, ma dal tempo e soprattutto dalla qualità del tempo che passiamo insieme a lui”.

 

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