Inaugurato un nuovo servizio di accoglienza: i cittadini in difficoltà, donne vittime di violenza, da oggi avranno un luogo sicuro dove andare

Quello inaugurato ieri mattina  dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino, è un servizio di accoglienza tutto nuovo, che ha l’obiettivo di tutelare i cittadini in difficoltà mettendo temporaneamente a loro disposizione una casa che da oggi potrà accoglierli in sicurezza. Si tratta di un’opportunità nuova per il territorio casentinese, in quanto qui saranno accolte non solo le persone con disagi economici e sociali, ma anche donne vittime di violenze durante il loro percorso di reinserimento sociale. Sarà il Servizio Sociale Professionale a valutare l’idoneità dei casi di emergenze abitative per sfratti, episodi di violenza di genere che interessano donne con necessità di sostegno per uscire dal nucleo familiare e accedere a percorsi di autonomia, oppure di disagi socio-economici accertati dai servizi competenti.

La gestione dell’appartamento sarà realizzata dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino in collaborazione, tramite convenzione, alla Pubblica Assistenza Casentino, associazione di volontariato con sede a Rassina che è uno dei principali attori della gestione dei servizi di volontariato, di protezione civile e di emergenza urgenza nel territorio Casentinese e collabora da anni con i servizi sociali.

“Si tratta di un servizio nuovo e molto importante per il territorio, un’opportunità che l’Unione dei Comuni ha voluto dare a tutte quelle persone che necessitano di un sostegno sociale ed economico – ha spiegato l’assessore al sociale nell’Ente Valentina Calbi – l’appartamento che abbiamo messo a disposizione della comunità sarà gestito dalla Pubblica Assistenza Casentino e anche questa è una novità rispetto a percorsi simili già attivati. C’è poi un altro aspetto innovativo che riguarda in modo particolare le donne, infatti per la prima volta nel territorio è stato individuato un luogo di accoglienza dove le vittime di violenza potranno essere protette, in sicurezza e con tutto il supporto necessario al reinserimento sociale che sarà attivato dal servizio sociale professionale sulla base di un percorso individualizzato, tenendo conto delle potenzialità della persona”.

C. stampa

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