Carne al vado è un romanzo storico di Massimiliano Morescalchi, autore livornese, pubblicato dalle edizioni Il Ciliegio. Narra le vicende della giovane giornalista di Arezzo Sofia Gallorini, alla ricerca di una Storia che dia una svolta alla sua piatta carriera. Si imbatte in un racconto apparentemente incredibile nel piccolo paese di Raggiolo, in Casentino, dove legge una targa commemorativa che parla di un fatto di sangue accaduto “nella notte dei tempi”. La caccia alla notizia la porta sulle tracce di un uomo molto anziano, Geremia Zucchi, e in una terra lontana: i fiordi norvegesi. Geremia le darà la storia che stava cercando: una storia che parla della guerra di resistenza, delle condizioni di vita in Italia nell’immediato dopoguerra e di alcuni accadimenti incresciosi che le nazioni europee hanno provato a nascondere come si fa con la polvere sotto al tappeto, come il viaggio della nave Exodus con a bordo quasi 5000 ebrei, molti dei quali sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti, che cercano di tornare in Palestina. Quella polvere sta lì finché qualcuno quel tappeto non lo alza. Una storia che è anche un viaggio all’interno dei nostri incubi, dei nostri fantasmi, dei meccanismi che ci spingono a fare ciò che sappiamo essere sbagliato.
Una larga parte del libro, dunque, è ambientato in Casentino: vi si racconta la Resistenza partigiana sui monti tra il Pratomagno e Quota, la drammatica lotta del giovane partigiano Licio Nencetti, di Lucignano, detto “La teppa”, comandante della XXIII Brigata Pio Borri del Gruppo Casentino e l’attentato ai gerarchi fascisti all’Hotel Bei di Bibbiena. Un libro dedicato alla memoria e a tutti coloro che si spendono per conservarla e tramandarla, perché ciò che di brutto è successo non accada di nuovo.
Il romanzo è uscito lo scorso 17 marzo, ed è ordinabile in tutte le librerie fisiche e negli store on line.
Nella quarta di copertina è presente un’opera del noto artista americano Steven Mikel, concessa dall’autore stesso esclusivamente per il romanzo Carne al vado. Mikel lavora con il caffè: i suoi disegni sono realizzati utilizzando soltanto il liquido scuro che tanto amiamo e che ha un ruolo importantissimo all’interno del racconto di Morescalchi.
Morescalchi è alla sua quinta pubblicazione: nel marzo del 2020 ha pubblicato il romanzo “Come piante nella sabbia” sempre con la casa editrice Il Ciliegio, ma scrive anche racconti per bambini come “Ogni bambino che si rispetti” uscito sempre nel 2020.