Un pensiero ogni tanto: “La vita appesa ad un filo”

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La vita appesa ad un filo

Era appesa ad un filo,

la foglia volteggiava appesa ad un filo sottile.

La guardavo col naso all’insù

e provavo sensazioni diverse.

Era gialla, macchiata di nero la foglia,

ed era bella,

mentre ballonzolava felice e leggera.

Anch’io fluttuavo nell’aria ammirandola,

sentendomi senza ossa né corpo.

Sottile e leggera, anch’io compivo una danza!

Ad un tratto una voce di bimbo mi chiama,

mentre mi scrollo da quel sublime torpore e…

ritorno ad essere madre!

La foglia col suo giallo macchiato di nero,

si stacca e vacilla,

finché, soave, si poggia per terra!

La osservo, ma non con tristezza…

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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