Sara Rolloni alle finali nazionali dei Giochi Matematici della Bocconi di Milano

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Sara Rolloni

Provaci ancora, Sara

“Oops!… I Did It Again” (“Ops, l’ho fatto di nuovo”), è stato a questa canzone che mi ha fatto pensare Sara Rolloni (della classe 2D della Secondaria di I Grado dell’Istituto Comprensivo di Poppi), quando è venuta a dirmi che era, di nuovo, tra i migliori studenti della provincia di Arezzo, di nuovo classificata per le finali nazionali dei Giochi Matematici dell’Università Bocconi di Milano. Nessun trionfalismo, solo la preoccupazione di perdere il saggio finale di chitarra coi suoi compagni. Il giusto peso a quello che è solo uno dei tanti aspetti del suo impegno scolastico, e della sua vita. Eppure, Sara, senza rendersene neppure conto, scardina tanti luoghi comuni, sfida i pregiudizi. Sara ha un vero talento matematico, che, a dispetto di ciò che tanti ancora si ostinano ad affermare, non è minimamente prerogativa maschile (il fatto che ci siano molti più matematici che matematiche deriva dal gap temporale di accesso agli studi scientifici per le donne), e non è neppure una “secchiona”, senza altri interessi che lo studio matto e disperatissimo di leopardiana memoria. E’ una ragazzina della sua età, una chiacchierona, una leader positiva della sua classe, e, per la sottoscritta, una spina nel fianco, per il suo ostinato tenere testa agli adulti. Sono la sua insegnante di matematica, ma non ho nessun merito per i suoi risultati, se non quello, che vale per lei come per tutti i suoi compagni, di spronarli sempre a coltivare i loro talenti e la loro unicità. Il saggio di chitarra è stato spostato, per permetterle di partecipare alle finali di Milano senza rinunciare a condividere il palco coi suoi compagni. Compagni che, insieme a tutti gli insegnanti, faranno il tifo per lei…Provaci ancora, Sara.

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