“Il sistema è ripartito, adesso fiducia nei nostri mezzi”
Fine anno, tempo di bilanci anche per l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, e il consuntivo viene dal presidente Giampaolo Tellini, che dopo cinque mesi di lavoro alla guida dell’Ente si dice soddisfatto soprattutto per le premesse create per il futuro.
“Se ripenso alle condizioni in cui ci siamo trovati a fine luglio – esordisce Tellini – faccio ancora fatica a credere che a Natale siamo qui, con una mole impressionante di lavoro svolta in questi mesi.
Alcuni esempi?
Il primo tratto della ciclopista dell’Arno ultimato, il lavoro sull’urbanistica con regolamento edilizio di vallata pronto e quello urbanistico impostato, il progetto Aree Interne dove per primi siamo giunti alla convenzione finale con il Governo, una struttura gradualmente più snella e soprattutto un’atmosfera assai diversa da quest’estate”.
In quella fase si pensò che l’Ente potesse anche chiudere, vero?
“Fra Sindaci ci siamo interrogati su tutto, senza precludere niente, neanche il superamento dell’Unione. Poi abbiamo deciso di lavorare uniti perché 40 anni di gestioni associate non si devono cancellare, per il bene di un territorio intero”.
Qualche volta avete dovuto anche fare dietrofront, come certe scelte fatte sul personale.
“Ricordiamoci che si partiva da una fase nella quale tutte le posizioni organizzative erano azzerate, c’erano in vista possibili pensionamenti e trasferimenti, c’era – ed è tuttora in corso – la redistribuzione delle deleghe provinciali. Il contesto generale era fluido. Abbiamo scelto la via del dialogo, confrontandoci coi Sindacati e i lavoratori, abbiamo fatto insieme una serie di passi, da gennaio comincia una fase nuova”.
Se dovesse ancora tracciare cinque punti per l’anno in arrivo, cosa indicherebbe?
“Ad agosto i 5 punti erano indispensabili per rimettere la barca in galleggiamento. Ora tutto è diverso: si dovrà riprendere in mano una collegialità di cui c’è bisogno per cose ancor più importanti, come la sanità in Casentino, la SR71 a S.Mama, il turismo, i nuovi bandi e piani di sviluppo. Qui non basta la parte politica, ci vuole anche un gran lavoro da parte dei tecnici. Dobbiamo fare squadra cercando anzitutto di rispettarci a vicenda”.
Non vuol dirci nemmeno una novità sicuramente in arrivo per il 2016?
“Da subito bisogna ripartire per completare la ciclopista, risalendo fino a Stia dalle Macee, e poi da Rassina a Ponte Buriano, il tutto deve essere cantierabile entro giugno, con una spesa di quasi 3 milioni. Abbiamo poi delle idee sulla dislocazione di uffici, vogliamo farne dei centri operativi dove si svolgono solo una o poche funzioni per i comuni, è presto per parlarne ma penso che il 2016 sia l’anno in cui potremo varare anche questa riforma”.
Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa