L’Unione dei Comuni Montani del Casentino scende in campo per contrastare la generazione NEET

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Eleonora Ducci

L’Ente si è classificato al 77esimo posto nella graduatoria nazionale di ammissione.

Progettare azioni e strategie per contrastare i Neet (Not Education, Employment or Training), ovvero tutti quei giovani del territorio che non studiano, né lavorano, né ricevono una formazione. E’ questo l’obiettivo del percorso formativo promosso da Anci al quale è stato ammessa l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, classificandosi al 77esimo posto nella graduatoria nazionale che vede 154 enti ammessi. Un risultato importante che arriva grazie ad un lavoro di squadra e che consentirà all’Ente di individuare strategie ed elaborare progetti da indirizzare verso i contesti socio–culturali di riferimento, ovvero tutti quei giovani che non hanno ancora trovato un’occupazione o un percorso di formazione da seguire.

Secondo una recente statistica, nel 2022 i Neet in Italia, tra i 15 e i 34 anni, sono circa 3 milioni. Il dato della Toscana è pari all’11,7% e conferma il trend europeo per le femmine con il 9,1%, mentre sale la percentuale dei maschi che nell’a.s. 2020/2021 è pari al 14,1%. Quindi, ad abbandonare gli studi prematuramente, sono più i maschi che le femmine. I dati rispetto ai giovani che non lavorano e non studiano rileva che, contro una media Europea che nel 2020 era pari al 9,9%, l’Italia registra una percentuale ben più alta del 23,3%, con la Toscana al 17%.I giovani Casentinesi che abbandono gli studi sono il 19,8%, il dato analizzato dal punto di vista di genere si attesta  a 8,7% per  i maschi e a 11,1%, per le femmine. 

In Casentino la situazione generale a livello occupazionale conferma una tendenza preoccupante, con un dato appena sopra ai 18.000 euro infatti la vallata si posiziona nella fascia bassa del range toscano. L’andamento è dato dall’afflusso di lavoratori stranieri in cerca di occupazione che segna un forte rallentamento a livello Toscana. La perdita di attrattività dal punto di vista occupazionale della nostra regione è ben testimoniato dal tasso grezzo di disoccupazione, che mette in rapporto percentuale gli iscritti stranieri ai Centri per l’Impiego in cerca di lavoro e i residenti stranieri in età 15-64 anni. Come in tutta la regione, anche in Casentino il tasso grezzo di disoccupazione degli stranieri risulta doppio (52,22%) rispetto a quello degli italiani (20%) ed in forte crescita (era appena sotto il 20% nel 2008).

Una quadro piuttosto allarmante insomma, che ha visto l’Unione dei Comuni Montani del Casentino scendere in campo con un programma ben preciso che va ad aggiungere azioni specifiche ed indirizzate ai Neet, a tutte quelle già attuate dall’Ente nell’ambito della Strategia delle Aree Interne di cui l’Ente è capofila.

“Abbiamo deciso di partecipare a questa possibilità offerta da Anci per scendere in campo e fare qualcosa di concreto per i nostri giovani, che troppo spesso sono scoraggiati e non credono nel loro futuro – hanno dichiarato la presidente dell’Unione dei Comuni Eleonora Ducci e l’assessora al sociale dell’Ente Valentina Calbi – il nostro obiettivo è quello di dare strumenti di indirizzo, possibilità, affinchè scelgano il loro percorso di vita supportati dalle istituzioni e con gli strumenti di cui necessitano. Ringraziamo gli uffici dell’Ente che ci hanno permesso di accedere a questo percorso ottenendo un ottimo risultato a livello nazionale, ma anche regionale, essendo la nostra Unione dei Comuni tra gli 11 enti ammessi in Toscana”.

 

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