Freschi&Vangelisti, l’arte dello sbalzo a scuola per incentivare la manualità

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La Freschi&Vangelisti porta l’arte dello sbalzo su rame nelle scuole primarie di Pratovecchio Stia, Castel San Niccolò e Montemignaio, coinvolgendo 135 ragazzi e ragazze in un percorso teso a riabilitare la cosiddetta “intelligenza delle mani” e far conoscere una tecnica antichissima.

L’arte dello sbalzo e del cesello, detta anche “toreutica”, era praticata fin dai tempi degli Egizi,Cretesi, Greci e Romani. Ma è nella Toscana del Rinascimento che lo sbalzo assurge a tecnica artistica di valore. Opere straordinarie sono state lasciate da grandissimi artisti come Benvenuto Cellini, solo per fare un nome.

La Freschi&Vangelisti intende portare questa tradizione manuale nelle scuole di ordine inferiore, proprio per infondere nel cuore e nella mente dei più giovani, il valore di questo tipo di lavorazione.

Stefano e Denise, titolari dell’azienda commentano: “L’obiettivo è quello di fare orientamento vero nelle scuole, riabilitare la manualità, portare la conoscenza di quelle arti nobili in cui la Toscana è stata maestra e far toccare la bellezza del creare e amare nella materia una forma imperitura che scaturisce dal cuore di ciascuno in uno scambio continuo tra mente e capacità manuali”.

I bambini e le bambine dei vari plessi, avranno la possibilità di cimentarsi in questa raffinata tecnica artigianale che consiste nel lavorare lastre di rame, per ottenere una figura ornamentale in rilievo. Lo sbalzo si realizza lavorando, con ceselli di diverse forme e misure, il rovescio del pezzo di materiale, adagiato sopra una superficie “molle”, così da permettere la progressiva deformazione del materiale lavorato. In questa maniera, l’artista esegue l’opera in “negativo”, modellando delle concavità, grandi o piccole, nella “lastra” del materiale, le quali risulteranno a lavoro ultimato poste in rilievo.

I titolari concludono: “La nostra azienda, attraverso questo progetto, intende far capire ai bambini che il loro personale valore si può realizzare anche attraverso la capacità che le loro mani hanno di apprendere e creare bellezza. Vorremmo portare a loro la luce di Benvenuto Cellini che scese a Roma da Firenze nella prima metà del ‘500 e vi portò l’arte della scultura in metallo.

L’essenza, come diceva San Francesco, è che nella manualità c’è storia, cultura, consapevolezza”.

Negli scorsi giorni, per dare vita concreta al percorso in aula, un gruppo di insegnanti delle scuole primarie di Pratovecchio Stia, Castel San Niccolò e Montemignaio, si è recato in visita all’azienda, la stessa che faranno poi anche i bambini.

Alle insegnanti è stato mostrato “sul campo”, come avverrà il lavoro nelle diverse classi e cosa potranno, in questo modo, realizzare i bambini con le loro mani.

L’azienda metterà a disposizione dei cesellatori in erba l’esperta modellista Elisa Zavagli,che si è resa disponibile per una lezione in classe, per parlare dei segreti di questo bellissimo mestiere da salvare.

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