Sono 65 i giocatori convocati al Mondiale dalla nostra Serie A, 17 le squadre rappresentate con le uniche esclusioni di Empoli, Lecce e Monza. A guidare la rappresentativa del nostro campionato c’è (e non è una novità) la Juventus, che presta a Qatar 2022 ben 11 dei suoi talenti. Seguono le due milanesi, il Milan 7, l’Inter, che aveva pareggiato il conto dei cugini, arriva invece a 6, vista l’esclusione dell’ultimo minuto di Joaquin Correa, fermato proprio dopo l’amichevole fra la sua Argentina e gli Emirati Arabi Uniti a pochi giorni dal debutto mondiale, un problema alquanto serio al ginocchio sinistro su cui fa luce gazzetta.it. A seguire, il Napoli e il Torino con 5 calciatori chiamati per ognuna, stesso numero di quelli inizialmente convocati in casa Fiorentina prima della seconda tegola con cui ha dovuto fare i conti il ct della Selección Scaloni, che oltre a Correa ha dovuto rinunciare anche a Nico Gonzalez, rispedito a casa per un problema muscolare e sostituito con l’attaccante dell’Atletico Madrid Angel Correa. Sono così 4 i giocatori viola impegnati in questi giorni nel Mondiale, un risultato che non accadeva addirittura dal 2010, mentre è salito a 44 il computo dei convocati gigliati nella storia della kermesse iridata, per un totale di 49 convocazioni complessive.
Quest’anno la spedizione viola è guidata da una maggioranza serba con Milenkovic e Jovic, a cui si aggiungono il marocchino Amrabat e il polacco Zurkowski. Serbia e Polonia che sono anche le due nazionali con il numero più alto di presenze provenienti dai nostri campionati: 11 per entrambe le squadre che rappresentano anche due delle formazioni più imprevedibili di questo Mondiale su cui si può avere un’idea più definita consultando le statistiche e i pronostici di calcio.com, comparatore di quote anche per quanto riguarda i marcatori. Nella Serbia di Milenkovic e Jovic c’è poi un’altra vecchia conoscenza della Fiorentina, ovvero quel Vlahovic che ormai da quasi un anno gioca per la Juve, sebbene con prestazioni e media gol non ai livelli di quelli che lo avevano portato alla ribalta internazionale giocando al Franchi. L’ex attaccante gigliato non ha perso comunque il vizio di scatenarsi quando veste la maglia della propria nazionale, come sottolinea tuttosport.com nel report sull’amichevole disputata contro il Bahrain prima del Mondiale, nella quale Vlahovic subentrando nella ripresa ha trascinato la sua Serbia con due gol e due assist, l’ultimo dei quali proprio a Jovic, suo erede a Firenze.
Vlahovic ovviamente è il fiore all’occhiello degli 11 elementi bianconeri partiti per il Qatar, ma non di certo l’unico. Da Torino sono partiti infatti anche i tre difensori del Brasile Danilo, Alex Sandro e Bremer, il portiere polacco Szczesny e il suo compagno di nazionale Milik, lo stesso Kostic per la Serbia, lo statunitense McKennie, il francese Rabiot e i due argentini Di Maria e Paredes. Occhio dunque agli incroci molto particolari e alle strane alleanze sull’asse Firenze-Torino, a partire già dal confronto nello stesso girone fra la Serbia e il Brasile, squadre che sommate, contano un totale di sette giocatori provenienti dai due club di Serie A. Finito il Mondiale capiremo chi fra i due ne uscirà con i migliori risultati, mentre tra giocatori di Fiorentina e Juventus si tornerà alla vecchia storica rivalità.