Voci dal Casentino: Il circolo Kontagio di Ponte a Poppi

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Come darsi da fare per tenerlo vivo

Un circolo sociale come quello di Ponte a Poppi rappresenta per la comunità un qualcosa su cui poter contare. Personalmente avevo già parlato di questa realtà e lo avevo fatto dopo che le restrizioni del periodo Covid lo avevano costretto a traballare un pochino, ma poi, come per la stragrande maggioranza di noi, anche lui si è nuovamente ripreso, “tossicchiando” un pochino, ma si è ripreso, e piano piano con tutte le sue attività, ha di nuovo spiccato il suo volo, e lo ha potuto fare grazie a uomini e donne che non si sono tirate indietro per far sì che il circolo Kontagio potesse nuovamente rappresentare un luogo pronto ad accogliere svariate sfaccettature di vita.

Eh sì signori, è proprio così perché presso le stanze del circolo Kontagio si può fare ginnastica, seguiti ovviamente dà un insegnante qualificato, si possono fare prove per più discipline di ballo, si può effettuare “recupero scuola” affiancati da un tutor, ci si può incontrare per simpatiche tombolate fornite di ricchissimi premi mangerecci, e ci si può divertire con colorati tornei di briscola.

Il circolo in questione rappresenta vera e propria aggregazione, significa potersi incontrare a scambiar due parole, e questo vale sicuramente per i più anziani ma anche per i più giovani, visto che da oggi ospita anche un “calcio balilla”, o più comunemente chiamato: “biliardino” con cui potersi divertire.

Negli spazi esterni del circolo si può giocare, oppure ballare nelle serate estive, perché provvisto di una bellissima pista da ballo o da pattinaggio, ma si possono anche presentare dei libri, o svolgerci buffet per cerimonie, visto che si vanta anche di una magnifica e fornita cucina.

Che dire quindi, il circolo c’è ed è un luogo ampio e ben tenuto, un luogo che si presta e che ci fornisce svariate opportunità, e a proposito di questo vorrei ringraziare il Consiglio Direttivo di Kontagio, che propone e si propone, ma come in tutte le cose, sta anche un po’ a noi cercare di tenerlo vivo e vivace, perché sarebbe un vero peccato rimanerne orfani, visto che è di noi tutti!

Grazie di cuore a tutti coloro che ci gravitano intorno!

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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