Premio Capodarno: il Comune di Pratovecchio Stia premia chi si è distinto nel corso dell’anno

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Si è svolta mercoledì 28 settembre, nella cornice del Teatro Comunale di Stia, la prima edizione del Premio Capodarno. La cerimonia di premiazione è avvenuta durante l’intervallo del concerto della Filarmonica G.Trapani di Stia. Ai premiati è stato donato e consegnato dal sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri e dal vice sindaco Michele Ausilio, un quadro dell’artista di Pratovecchio Stia Elia Fiumicelli, proprio per evidenziare le grandi risorse artistiche e umane delle quali il paese dispone. Nell’immagine è riprodotta la vetta del Falterona dove nasce l’Arno, che va verso un leone con la lingua biforcuta che ricorda la fontana di Piazza Tanucci. La testa del leone rosso è lo stemma di Pratovecchio che indossa una giacca in panno Casentino fabbricato al Lanificio di Stia e in mano tiene un giglio, stemma del comune. Al collo del leone invece si vede un nodo che simboleggia l’Unione, con i colori rosso e bianco presenti anche nello stemma del comune unico.

Il premio ha voluto riconoscere un merito a chi si è distinto promuovendo le potenzialità del territorio in modo particolarmente rilevante. Ad essere premiata è stata la società sportiva di volley Vbc Arnopolis, per aver conquistato la promozione nel campionato nazionale femminile di B2, vincendo nella scorsa stagione il campionato regionale di serie C. Il riconoscimento è stato consegnato a tutte le atlete della squadra che ha conquistato il successo, ai due mister Roberto Sordi e Roberto Latini, al presidente Fabio Mangani e a tutto il Consiglio.

Sono state inoltre premiate le associazioni che hanno dato un contributo fondamentale durante il periodo di pandemia, ovvero le Misericordie di Stia e Pratovecchio, la Croce Rossa, l’Associazione Nazionale Carabinieri, il Soccorso Alpino e il distaccamento dei volontari dei Vigili del Fuoco Pratovecchio.

Infine è stato dato un premio di riconoscimento anche al giovane Davide Benucci, per aver prontamente salvato, nelle acque del Canto alla Rana, un turista che l’estate scorso si era tuffato senza saper notare, rischiando di annegare.

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