Rotary Club Casentino ed Istituti Comprensivi Statali di Bibbiena e Pratovecchio Stia per un progetto di alfabetizzazione
L’alfabetizzazione è sempre stato uno dei temi più cari per Paul Harris e lo è ancora oggi per noi rotariani. Alfabetizzare non significa solo promuovere la scolarità nei paesi del terzo mondo, quale indispensabile strumento di coscienza civile e di diritti volto al raggiungimento di un reale progresso sociale. Ma alfabetizzazione significa anche fornire, a chi è giunto nel nostro Paese come migrante, le conoscenze di base della lingua italiana, le modalità e le regole che disciplinano la vita quotidiana della nostra società. Alfabetizzazione intesa dunque come strumento, non solo efficace ma imprescindibile di integrazione per coloro che, in fuga da un mondo quasi sempre travagliato da povertà e guerre, vogliono fruire, responsabilmente, di un’accoglienza consapevole.
Il Rotary Club Casentino già da oltre 20 anni si sta dedicando ad un progetto rivolto alla promozione della lingua italiana per i bambini stranieri giunti da poco nella nostra vallata. Il progetto, denominato Scuola ed Alfabetizzazione: per una società dell’amore e della diversità culturale, è dedicato oggi alla memoria della socia rotariana Teresa Maria Tommasi che con passione l’aveva strutturato ed attivamente si era impegnata alla sua realizzazione nei primi anni del suo sviluppo.
Il principio di base è stato e rimane quello di favorire l’apprendimento della lingua italiana, come lingua della comunicazione, strumento per l’inclusione nel contesto sociale e veicolo di apprendimento di tutte le discipline. Tutto questo è stato possibile realizzare grazie alla fattiva collaborazione tra gli Istituti Comprensivi Statali di Bibbiena e Pratovecchio Stia e rotariani del Club, loro familiari e volontari esterni che hanno condiviso con il Rotary questo progetto. Insieme, valutando attentamente ogni singola criticità, i volontari assisteranno e aiuteranno i ragazzi per un’integrazione e un’accoglienza consapevole e aperta.
«Il Rotary Club Casentino – commenta Bruno Parca, Presidente del Club – ormai da diversi anni pone la sua attenzione al tema dell’alfabetizzazione. Alfabetizzare vuol dire agevolare l’integrazione di bambini e ragazzi all’interno di una società, come quella italiana, che parla una lingua diversa, che ha usanze e abitudini diverse. Da queste considerazioni e, nello spirito di servizio che è proprio del Rotary, prende il via anche per questo anno rotariano il progetto dedicato a Teresa Maria Tommasi, che ben rappresenta gli obiettivi per i quali passa necessariamente l’integrazione: la lingua ed il sociale. La lingua è incontro – ha proseguito Bruno Parca – e l’effetto dell’incontro è la trasformazione. Credo che iniziare a conoscere la lingua del paese in cui si è ospitati sia l’inizio di una nuova percezione: il sentirsi parte di una comunità e, forse, un po’ cittadini italiani.»
Ma come realizzare una vera e concreta integrazione e accoglienza di minori stranieri che arrivano nelle nostre Scuole conoscendo poco la nostra lingua?
«Il progetto all’interno dell’istituto comprensivo Bernardo Dovizi di Bibbiena, – risponde la professoressa Alessandra Mucci, dirigente scolastico – è nato alcuni anni indietro su iniziativa della maestra Tommasi Teresa e dell’allora Dirigente Scolastico Italo Galastri. Negli anni è proseguito in collaborazione con Rotary Club Casentino. Ovviamente nel periodo pandemico ha subito uno stop. Terminato lo stato di emergenza, abbiamo pensato di riprendere la collaborazione al fine di offrire ai bambini e ai ragazzi con background migratorio e arrivati in Italia da pochi anni (definiti NAI, ovvero Neo Arrivati in Italia) un’ulteriore opportunità di alfabetizzazione nella lingua italiana come L2 per comunicare. Il progetto prevede la stipula di una Convenzione tra l’istituto e il Rotary Club Casentino. Le lezioni, svolte individualmente o per un piccolissimo gruppo di studenti, oltre che per livello di conoscenza della lingua italiana, offriranno occasione di produzione e comprensione della lingua scritta e orale. Attualmente il progetto è coordinato per l’istituto dalla docente Funzione Strumentale Inclusione alunni stranieri Prof.ssa Rosa Vetta e per il Rotary Club dalla Signora Stefania Siano. Il percorso si inserisce nelle numerose iniziative che l’istituto Bernardo Dovizi attiva ogni anno, poiché si caratterizza per una delle più alte percentuali di alunni con background migratorio della provincia aretina. Di questi studenti moltissimi sono alunni di seconda generazione, ovvero nati in Italia, ma si registra ancora un lieve flusso migratorio. La conoscenza della lingua italiana è la base per un concreto progetto di vita, sia nel contesto sociale, sia in quello scolastico, e per un orientamento futuro verso la scuola secondaria di II grado, oltre che per il mondo del lavoro. Le nuove generazioni preparano un mondo inclusivo, multiculturale, aperto alle “culture altre” anche nel nostro territorio casentinese.»
Un’ulteriore precisazione la fornisce, nel suo intervento, il professor Maurizio Librizzi, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Pratovecchio Stia: «L’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri in contesti sociali nuovi è il risultato di progetti educativi specifici che richiedono intenzionalità, condivisione e collaborazione fra la scuola e tutti i servizi del territorio, i quali sono chiamati a coniugare pari opportunità, rispetto e valorizzazione delle differenze culturali. La scuola, con adeguate forme di personalizzazione degli insegnamenti, promuove e incoraggia l’acquisizione della lingua per favorire la comunicazione, in funzione dell’integrazione sociale, ma anche per esprimere i propri stati d’animo. Accogliere e integrare significa costruire le condizioni didattiche, relazionali e organizzative perché la scuola sia per tutti i bambini un’occasione di incontro e di scambio proficuo».
Il progetto del Rotary Club Casentino, che vede coinvolti i plessi scolastici Bernardo Dovizi di Bibbiena e l’Istituto Comprensivo di Pratovecchio Stia, sarà operativo anche quest’anno con una serie di incontri settimanali. Saranno corsi di alfabetizzazione rivolti a giovani stranieri della Scuola Primaria e ragazzi della Secondaria che sono arrivati in Italia dall’India, dal Pakistan, dall’Ucraina, dall’Albania, dalla Romania e dalla Cina. Il corso si concluderà con una piccola cerimonia di consegna degli attestati di merito a tutti i partecipanti alle lezioni.