Alcuni giorni fa l’assessore regionale Monia Monni è arrivata a Capolona in occasione di un seminario sulle Comunità energetiche. In quell’occasione l’amministrazione comunale ha così deciso di presentare all’assessore un’interrogazione scritta sui bonus della raccolta differenziata.
“La regione Toscana, nell’ultimo decennio si è espressa più volte ed anche in maniera decisa, affinché ci fosse un incremento della raccolta differenziata da parte dei comuni, con l’obiettivo di raggiungere il 70% come previsto dal Piano Regionale gestione rifiuti e Bonifiche – spiega l’assessore Daniele Pasqui – tutte le ATO, i gestori del servizio ed i Comuni sono stati quindi spronati a riorganizzare i propri servizi di raccolta mirati ad un incremento di RD supportati anche attraverso bonus da corrispondere a quei comuni più efficienti e per quelli con percentuali alte di RD. Anche Capolona, con questa amministrazione, ha fatto la sua parte in questi anni, infatti siamo riusciti a raggiungere in 5 anni punte tra il 75 e l’76% ( 79% la percentuale provvisoria del 2022) e proprio per questo, visto anche l’impegno da parte dei cittadini per il conferimento dei rifiuti, ci sentiamo pesantemente penalizzati. Le cifre stanziate dalla Regione nel 2018, 5,5 milioni che ATO ha completamente erogato al gestore negli anni a venire tramite trance – prosegue Pasqui – purtroppo non sono state sufficienti e neppure eque e giuste sulla ripartizione. Il nostro comune, per esempio, in questa fase di trasformazione è passato da una percentuale del 56% del 2016 ad una percentuale del 76% negli ultimi anni. I cittadini hanno fatto benissimo la loro parte, sono stati stimolati, educati anche con promesse di ritorni economici. Ma i finanziamenti davvero troppo poveri non hanno compensato lo sforzo”.
In 5 anni il comune ha percepito appena 50 mila euro che non solo non hanno premiato il cittadino, che in maniera esemplare fa la raccolta differenziata, ma non hanno neppure calmierato gli aumenti della Tari con bollette aumentate a causa dei costi triplicati da parte del gestore degli impianti e del nuovo calcolo Metodo Arera.
“Con questa interrogazione , consegnata all’assessore – conclude Pasqui – vogliamo spronare la Regione ad avere un maggiore occhio di riguardo con quei comuni virtuosi, ai quali preme la qualità della vita e dell’ambiente, ma preme anche salvaguardare il portafoglio del cittadino , solo una equa e giusta premialità può davvero essere un arma in più per alzare il livelli di raccolta che in tanti luoghi ancora del nostro territorio non superano il 25%.”