BIBBIENA – “È con grande soddisfazione che abbiamo accolto la prosecuzione dell’attività di supporto pediatrico anche dopo la scadenza originaria del progetto prevista per il 30 aprile”- spiega Andrea Fiori, rappresentante delle associazioni genitori per la Toscana Sud-Est . Il progetto, realizzato grazie all’impegno della direttrice della Zona Distretto Casentino Antonella Secco, aveva previsto l’attivazione di tre ambulatori pediatrici settimanali da febbraio ad aprile, durante il periodo di picco influenzale, così da far fronte alla carenza dei pediatri di famiglia ormai cronicizzata. L’associazione “Mauro Grifoni Forever” insieme all’associazione “Cuore di Bimbo” da un lato hanno dato un importante sostegno economico, dall’altro hanno svolto funzioni di segreteria informativa mettendosi a disposizione con i propri volontari. In virtù dei continui contatti con le famiglie è maturata la convinzione della necessità di proseguire tale progetto, concentrandosi soprattutto sulla presenza del sabato mattina. È infatti questa una giornata quanto mai delicata visto che nel finesettimana non ci sono ambulatori dei medici di famiglia, non c’è la guardia medica pediatrica e solo per le esigenze di emergenza esiste un percorso pediatrico di pronto soccorso attivato presso l’Ospedale di Bibbiena per la presa in carico del paziente.
“Ecco quindi la nostra soddisfazione quando la dottoressa Secco ci ha comunicato la prosecuzione dell’ambulatorio che andrà avanti fino a fine anno, sempre che non venga coperta prima la zona carente con l’arrivo del terzo pediatra – prosegue Fiori – Solo sulla durata del progetto come associazioni delle famiglie non possiamo essere del tutto d’accordo, poiché anche quando il numero dei pediatri di famiglia, come speriamo, tornerà ad essere tre, sarebbe quantomeno opportuno che il sabato mattina ci fosse un ambulatorio pediatrico aperto. Inoltre, in questa situazione di perdurante carenza a livello nazionale di pediatri, non possiamo essere sicuri che i professionisti rimangano a vita in Casentino. Abbiamo bisogno di soluzioni strutturali. Ecco quindi che insieme ai Sindaci del territorio stiamo chiedendo un incontro all’assessore alla salute della Regione Toscana. La finalità fondamentale della legge toscana istitutiva della rete pediatrica del 2015 era che a tutti i bambini toscani debba essere garantito lo stesso livello di assistenza sanitaria in maniera sicura e tempestiva indipendentemente dal luogo di residenza. Ma purtroppo ancora non è così!”.