“Luci d’oriente”: a Romena una giornata con Folco Terzani, Geia Laconi, Donata Dolci e Zia Caterina

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Folco Terziani
“Luci d’oriente”, domenica 11 giugno  a Romena una giornata di testimonianze speciali con Folco Terzani, Geia Laconi, Donata Dolci e con la presenza di zia Caterina, la famosa tassista

Come l’alba di ogni mattina, anche la speranza può arrivare dall’Oriente. Domenica 11 giugno, a Romena, arriveranno testimoni diversi, tenuti insieme però da un filo conduttore: ciascuno di loro ha vissuto o vive nell’est del mondo e ha trovato in quei luoghi, dall’India all’Indonesia sino alla Thailandia stimoli speciali in grado di comunicare una forza e una energia di vita speciali oltre a consegnarci uno stile di vita diverso, capace di offrire preziose ispirazioni al presente di ciascuno di noi.

Nel corso della giornata, intitolata “Luci d’oriente”, saranno a Romena al mattino (ore 11.15) due grandi amici della Fraternità, Folco Terzani e Geia Laconi e nel pomeriggio Donata Dolci, ‘Didi’, fondatrice in Thailandia di un’esperienza unica, “Baan Unrak”, “La casa della gioia”.
E la giornata sarà accompagnata e colorata dalla presenza di Zia Caterina, la famosa tassista “MIlano 25”: anche lei ha un’esperienza di oriente, vissuta proprio a Baan Unrak.
Ma andiamo per ordine.La giornata comincerà al mattino, ore 11.15, incontrando Folco Terzani e Geia Laconi.
Folco ha un cammino di vita impregnato di oriente: ha frequentato la scuola primaria in Cina, ha vissuto in Giappone, a Hong Kong, in Thailandia seguendo gli spostamenti del padre, il grande giornalista Tiziano Terzani, e poi in età matura ha vissuto lunghi periodi in India; addirittura un anno della sua vita lo ha passato come volontario a Calcutta presso Madre Teresa. All’India ha dedicato uno dei suoi libri “A piedi nudi sulla terra”.
Geia, sua moglie, ha l’est nel sangue: suo padre era indonesiano. E proprio il bisogno di risalire alle sue radici l’ha spinta, di recente scrivere un bellissimo libro, “Figlia dell’uomo tigre”, in cui racconta il suo viaggio verso le origini. E a Romena porterà il frutto di questo suo cammino di ricerca.
Il pranzo, che potrà essere condiviso anche a Romena, farà da spartiacque con l’incontro pomeridiano, in programma alle 15 e che avrà per protagonista Donata Dolci, “Didi”.
Donata Dolci ha fondato nel 1991 Baan Unrak, “La casa della gioia”, per accogliere bambini orfani o abbandonati e ragazze madri profughi dalla Birmania, in fuga dalla repressione del regime militare. La Casa della Gioia ospita oggi oltre 100 bambini e alcune decine di ragazze madri con i propri figli. Qui crescono in un clima di ritrovata fiducia, imparando
che la vita non è solo violenza, crudeltà, sfruttamento, sofferenza, come purtroppo hanno imparato dalle esperienze che hanno alle spalle, ma che può essere invece anche amore, serenità, attenzione e cura reciproca.
“Madre” delle migliaia di bambini che in questi trent’anni sono passati da “Baan Unrak” Didi viene molto raramente in Italia. L’incontro di Romena è, quindi, a maggior ragione, speciale.
Con Didi arriveranno anche alcuni dei bambini che stanno vivendo nella “Casa della gioia”, i volontari fiorentini di Baan Unrak, che seguono e sostengono a distanza questo progetto, e un’amica speciale: zia Caterina. La tassista di “Milano 25” è stata più volte e anche per lunghi periodi a Baan Unrak e in questo caso sarà testimone diretto del valore di questa realtà e del segnaledi speranza che da quel luogo, nascosto nella giungla, può arrivare al mondo intero.
Durante la giornata verrà allestito un mercatino con i prodotti artigianali realizzati dalle mamme nel laboratorio di tessitura e sartoria di Baan Unrak.

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