(di Eugenio Milizia)
Iniziative per la ripresa del Casentino?
Il 15 gennaio, presso il Castello di Poppi, si è assistito da parte del “Comitato di coordinamento per lo sviluppo del turismo e della mobilità sostenibile in Casentino”, al via delle attività necessarie per lo “Sviluppo del turismo per mezzo anche di una forte integrazione con le politiche locali-regionali per la mobilità sostenibile”.
Al tavolo di coordinamento, previsto dal Protocollo d’intesa Regione-Enti locali firmato lo scorso anno, hanno preso parte Vincenzo Ceccarelli, assessore regionale alle infrastrutture, Stefano Ciuoffo, assessore regionale al turismo, nonché molti sindaci casentinesi, i rappresentanti dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dell’associazione ‘Prospettiva Casentino’, impegnata a sostenere la promozione turistica della vallata, nonché varie associazioni di operatori ed utenti del settore turismo & mobilità.
Durante l’incontro sono stati condivisi fra i partecipanti sia i programmi che io metodi di lavoro, con il primario obiettivo di definire azioni e progetti da realizzare nell’immediato e per il futuro, ricercando la massima integrazione possibile con le politiche e le strategie nazionali e regionali per le cosiddette “aree interne”, che nella provincia di Arezzo sono costituite dal Casentino e dalla Valtiberina.
Grazie anche al contributo di Toscana Promozione, entro la primavera saranno definite le iniziative e le azioni promozionali da realizzare nell’anno in corso, mentre il progetto globale sulle intere “aree interne” avrà bisogno di maggior tempo, e dovrebbe essere pronto entro questa estate.
Tutto questo premesso, cosa ci sarebbe da dire?
Per brevità solo due semplici e banali asserzioni:
1° «Molto bene, l’iniziativa di cui sopra rende certamente felice il popolo casentinese, infatti ben venga un’iniziativa che “prevede” lo sviluppo del turismo e della mobilità sostenibile! Tutto fa brodo in tempi duri come questi per la ripresa del Casentino… magari ci scappa anche un po’ d’arrosto, vedi mai!»
2° «Nell’attesa di quanto sopra, che inizia da oggi, occorre ricordarsi che i casentinesi da molti decenni sono in attesa di una mobilità decente, ben venga una mobilità sostenibile, ma si attende ancora quella decente! Vale la pena di ricordare che la Statale 71 (degradata a Regionale), con pochi aggiustamenti ancora in corso, è quasi la stessa di più 100 anni or sono! Vale la pena di ricordare anche il “trenino”! Il Casentino per la propria mobilità verso Arezzo avrebbe bisogno di una Metrò e non di un trenino anch’esso concepito, come orari e percorso, più di 100 or sono!»
Conclusione: si è d‘accordo che sia importante una mobilità sostenibile, ma dopo più di 100 anni deve essere anche finalmente decente, altrimenti il turismo potrebbe preferire luoghi più accessibili-comodi rispetto i nostri… come già accade oggi.