Mobilità elettrica: le Regioni italiane più green

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Foto di markus roider da Pixabay

La mobilità elettrica rappresenta ormai una delle priorità del nostro Paese che, con una serie di incentivi e sgravi fiscali, vuole aumentare il numero di veicoli alimentati ad elettricità o ibridi così da essere in linea con le indicazioni dell’Unione Europea e conseguire gli obiettivi in termini di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente.

Malgrado questo, nel Vecchio Continente l’Italia risulta essere ancora indietro rispetto agli altri Stati, che hanno fatto registrare percentuali di auto elettriche molto alte rispetto al Bel Paese.

Tuttavia, negli ultimi anni anche la Penisola sta migliorando i propri dati, anche se la strada è lunga e necessita di solidi interventi per stimolare la mobilità elettrica e rendere la vita dei proprietari di queste tipologie di veicoli più agevole rispetto alla situazione attuale.

Auto elettriche: i dati italiani

Come accennato in precedenza, l’Italia è sempre più orientata verso la mobilità elettrica ma, stando ai dati che abbiamo a disposizione, nel 2022 solo il 4% delle auto acquistate erano elettriche. Ad oggi, secondo uno studio del Politecnico di Milano sono circa 200 mila i veicoli alimentati a batteria, la cui distribuzione, però, fa emergere un grande divario tra il nord e il sud della Penisola.

Consultando l’Annuario Aci, infatti, le Regioni che hanno il maggior numero di auto elettriche sono la Lombardia, la Toscana e il Veneto, mentre a livello provinciale a primeggiare troviamo Trento, Firenze e Bolzano, in linea con quanto appena detto riguardo alle differenze tra Settentrione e Mezzogiorno.

Per quanto riguarda le città, la metropoli che ha meglio performato è Roma che negli ultimi 12 mesi ha stabilito il record di auto elettriche vendute.

Dati che possono in parte essere analizzati alla luce anche dei diversi livelli di inquinamento e, di conseguenza una maggiore sensibilità alle tematiche ambientali, delle Regioni del Nord.

Guardando il fondo della classifica invece troviamo Napoli e Taranto con una diffusione di auto elettriche quasi nulla, così come Siracusa e Foggia, mentre al Nord chi risulta ancora molto indietro è Torino, ma anche Genova e Udine.

In linea generale, nella top10 troviamo per l’appunto solo città del Nord, eccezion fatta per Firenze, come detto seconda, e Roma, sesta in classifica.

Il problema delle colonnine di ricarica

Tra le problematiche maggiori che non portano a una reale espansione del mercato delle auto elettriche c’è sicuramente il numero scarso di colonnine di ricarica messa a disposizione dei cittadini.

Anche in questo caso, si notano due scenari completamente differenti passando dal nord al sud del Paese: se infatti la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e l’Emilia Romagna contano oltre 1500 postazioni di ricarica, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna arrivano a stento a 1000 mentre le altre Regioni del Sud non raggiungono le 500 unità.

Bene invece il Lazio che certifica numeri simili alle regioni settentrionali e, soprattutto la Toscana che nelle sue provincie principali ha posto in essere un solido piano per rafforzare il servizio di ricarica, in particolare per quanto riguarda la città di Firenze. Sempre in Toscana, di recente si è fatta notare positivamente Prato che, oltre ad aver votato favorevolmente per il limite di velocità a 30 km/h, ha approvato l’installazione di nuove colonnine di ricarica che entro il 2025 arriveranno a 100 con l’obiettivo 500 entro il 2030.

Un’iniziativa che va di pari passo con le nuove esigenze dei consumatori che nell’acquistare una nuova auto, stanno prediligendo i modelli elettrici, come testimoniato dalle offerte dei concessionari locali, come Mondial Car Prato, che ha allargato notevolmente la propria scelta di questa tipologia di veicoli.

Ma la strada è ancora lunga e molto c’è ancora da fare. Non a caso, infatti, solo il 21% dei guidatori di auto elettriche fa rifornimento di energia presso le colonnine, il restante utilizza punti di ricarica domestico.

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