Mal’aria 2023: la situazione smog in Italia

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Smog e inquinamento atmosferico rappresentano delle serie criticità per la salute dei cittadini e dell’ambiente circostante. La presenza di sostanze nocive nell’aria come la CO2 e il particolato, infatti, è una delle principali cause di patologie cardiopolmonari e, secondo alcune recenti pubblicazioni, fattore determinante per decine di migliaia di decessi anticipati ogni anno.

Una vera e propria emergenza alla quale è obbligatorio porre un freno per non peggiorare ulteriormente la situazione, specialmente in quelle zone d’Italia che da sempre sono afflitte da inquinamento atmosferico e smog, come le città della Pianura Padana, non a caso considerata l’area europea più inquinata nel Vecchio Continente.

Anche quest’anno, LegaAmbiente ha pubblicato il suo report chiamato “Mal’Aria” che fotografa lo stato dell’inquinamento dell’aria del nostro Paese, illustrando, come detto, una situazione divenuta quasi ingestibile.

Le città più inquinate d’Italia

Secondo il report di LegaAmbiente, nel 2022 ben 29 città italiane hanno superato i limiti giornalieri di particolato PM10. Nello specifico, le metropoli che hanno ottenuto questi risultati non certo lusinghieri sono Torino, Milano, Modena, Asti, Padova e Venezia che hanno “sforato” due volte il limite consentito.

Se guardiamo poi ai parametri indicati dall’Unione Europea entro il 2030, le stime sono ancora peggiori: il 76% delle città italiane supera le soglie definite critiche di PM10, con statistiche che salgono addirittura all’84% per quel che riguarda il PM 2.5.

Per questo è necessario ridurre drasticamente le emissioni di polveri sottili, pericolosissime per la salute e, di recente scoperta, anche responsabili di una maggiore incidenza di decessi durante la pandemia da Covid19.

Negli ultimi anni i grandi centri urbani italiani si sono impegnati per rendere la qualità dell’aria migliore, con riduzioni percentuali di emissioni di PM10 che però non vanno mai oltre il 5% nel periodo di riferimento 2011-2021. La città più inquinata in Italia, vale a dire Torino, ha ridotto le polveri sottili del 4%, così come Milano. Mentre Roma e Genova si sono fermate al 3%, con Bologna al 2%. Meglio delle altre Firenze, con un 5%, sulla scia degli impegni presi dalla Regione Toscana per limitare le emissioni, come il limite di velocità a 30 km/h nel centro cittadino e l’installazione di nuove colonnine di ricarica per stimolare all’acquisto di auto elettriche. Iniziative che hanno cominciato a dare i primi frutti con il numero di veicoli non inquinanti in aumento nel capoluogo toscano, come testimoniato dai concessionari dislocati sul territorio fiorentino, come TmWagenFirenze.com, che hanno ampliato notevolmente la possibilità di scelta di modelli elettrici, e che continueranno a crescere alla luce anche di un importante progetto europeo chiamato XL Connect per il consolidamento delle postazioni di ricarica e della rete di distribuzione nella città.

La concentrazione dei maggiori livelli di inquinamento al Nord, però, non è collegata unicamente a un maggiore traffico urbano ma anche alla presenza dei tanti Poli industriali che hanno sede nel Settentrione rispetto al Mezzogiorno.

La necessità di una mobilità elettrica diffusa

Il claim del report Mal’Aria 2023 di Lega Ambiente, “Cambio di passo cercasi”, fa ben comprendere la strada da percorrere nell’immediato futuro. Tante cose devono essere fatte ma altrettante sono già in corso d’opera, grazie anche ai finanziamenti provenienti dal Fondo PNRR.

Tra le priorità rilevate da LegaAmbiente c’è certamente la necessità di consolidare la mobilità elettrica sia pubblica che privata e, in questo senso, il nostro Paese sembrerebbe aver preso la giusta direzione.

L’Italia, infatti, malgrado un numero ancora esiguo di auto elettriche, circa il 4% del totale del parco circolante, è il terzo Paese europeo per numero di colonnine di ricarica, dietro solo a Paesi Bassi e Belgio, ma davanti a Germania, Francia, Regno Unito.

Un aspetto che sottolinea gli intenti dei governi nel voler stimolare l’acquisto di un’auto alimentata a batteria, offrendo servizi sempre più efficienti e a portata di mano.

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