La dedica dei nipoti incisa in una targa: “Un secolo di vita per un secolo d’amore” e l’omaggio floreale dell’Amministrazione del Comune di Poppi
Nonna Angiolina Ricciardi, per niente imbarazzata ma estremamente emozionata da tutti i festeggiamenti che celebravano i suoi cento anni, alla domanda quale fosse stato il segreto per raggiungere questo traguardo ci ha candidamente risposto: “… quello che ti aiuta nella vita è la famiglia, il lavoro, la speranza, il senso dell’umorismo…e non per ultima la fede”
Nata a Quorle nel Comune di Poppi, il 20 settembre del 1923, si ritrova ultima di tre fratelli ad aiutare la famiglia e questo a causa della perdita della mamma avvenuta quando lei era ancora una bambina.
Ha vissuto la guerra e la ritirata delle truppe tedesche che catturarono e passarono per le armi uno sfollato marchigiano, ma spesso si diverte a raccontare aneddoti buffi, di quel momento tragico, che l’hanno coinvolta in prima persona: come il dover coraggiosamente proteggere dal saccheggio dei tedeschi il poco cibo che avevano faticosamente prodotto per il sostentamento della famiglia o nel dare aiuto ai vicini in quei momenti difficili fino alla gioia della liberazione e la ricostruzione per una vita migliore.
Arriva poi il grande amore, si sposa con Gino Municchi e poi la gioia di diventare mamma di Fiorella e Maria Grazia.
Ha sempre amato leggere e lo ha fatto fino a poco tempo fa. Le sue letture preferite i libri di preghiere e le riviste “… per mantenere in esercizio la memoria…” dice.
Altre grandi passioni sono la cucina e la maglia che l’hanno accompagnata fino dalla sua giovane età. Doti riconosciute anche dalle famiglie presso cui ha prestato servizio e con le quali è rimasta fortemente legata e lo è tuttora, quasi come se fosse stata da sempre una di loro.
Tutto questo condito da un senso dell’umorismo e dalla sagacia che le hanno fatto superare anche le situazioni più dure della vita, anche quando è rimasta vedova a sessant’anni, la perdita di un genero Giovanni Conticini e dell’adorata figlia Maria Grazia.
Ma avere al suo fianco la gioia dei quattro nipoti e di un bis nipotino riescono a farle superare anche quei momenti più tristi e difficili della vita aiutata anche dall’affetto del genero Emilio Vezzosi, per lei come un figlio e quello dell’adorata primogenita Fiorella che ogni giorno si prendono cura di nonna Angiolina.
Nata sotto il segno della Vergine si dimostra una donna parsimoniosa, abile organizzatrice ed estremamente attaccata al senso del dovere. Per tutta la sua vita è stata, come la descrivono gli altri, una donna forte, determinata, sempre disponibile ed al servizio del prossimo ma soprattutto della famiglia.
Ha sempre tenuto a festeggiare i suoi compleanni ed in occasione del centenario ha voluto raddoppiare: inizialmente con una festa con i suoi familiari, una festa a “numero chiuso” come potremmo definire… anche se super affollata di “parenti stretti” e della presenza del primo cittadino, il Sindaco Carlo Toni, che le ha portato i saluti e gli auguri dell’intera amministrazione comunale.
Poi, in un secondo momento, ha voluto attorno a sé tutti gli amici e, soprattutto i vicini di casa che non le hanno mai fatto mancare il loro affetto.
“Per me, come per tutti noi – ricorda un nipotino oggi ultracinquantenne – quelli con zia Angiolina sono i ricordi legati alla nostra infanzia. Bei ricordi che custodiamo gelosamente nel nostro cuore e basta una vecchia foto o il profumo di una torta fatta in casa a farli riaffiorare dai cassetti della memoria.”
“Come avremmo fatto senza nonna Angiolina? – ricordano Silvia e Valentina Vezzosi, le nipoti con cui abita – per noi è stata come una seconda mamma, ci ha cresciute ed accompagnate per mano quando la mamma era ammalata ed il babbo si prendeva cura di lei”.
Continua Silvia Vezzosi “Questa per me, è un’emozione indescrivibile, sia come sua nipote che come assessore del Comune di Poppi e solo il fatto di vederla felice mentre indossa la fascia tricolore… come se la nostra Nonna fosse oggi “Sindaco per un giorno”… allora sì che i suoi consigli e i suoi insegnamenti potrebbero tornare utili a tutta la nostra cittadinanza.”
Proseguono i nipoti Barbara e Gianluca Conticini ed il bis nipote Michele Zavagli: “Ricordiamo bene che quando una volta ci diceva sì… era un sì ed un no era un no! Ci ha sempre insegnato che non si può avere tutto e si può stare bene lo stesso. Non ci ha mai dato quello che volevamo, anche quando si facevano le bizza e si piangeva, ma solo ciò di cui avevamo bisogno o quello che sapevamo meritare.Non ci ha mai viziati ma con i suoi consigli ci ha preparati alla vita. Allora la ritenevamo severità, oggi, grazie a lei la chiamiamo educazione.”
Nonna Angiolina è felice in questo giorno speciale che celebra i suoi cento anni.
Cento anni sono un traguardo che viene raggiunto raramente nella nostra vallata, ma come sappiamo, il Casentino è da sempre terra di santi, poeti, artisti e letterati; una terra magica e straordinaria da sembrare essa stessa leggenda… quasi come quella di nonna Angiolina.
Augurissimi nonna ed il prossimo traguardo è fissato a centodieci, sì ma con lode!!!
.