Marco, Fausto e Valentina che hanno deciso di riaprire l’edicola di Pratovecchio

Da sx: Fausto Angioli, Marco Angioli e Valentina Pastori

Ci sono notizie che ci fa piacere comunicare. Soprattutto quando, anziché parlare di chiusure, come purtroppo ultimamente sta accadendo spesso, possiamo raccontare di una nuova apertura. Il commercio al dettaglio, in Casentino, non sta certo vivendo un momento florido. Basta passare per i paesi della nostra valle per rendersi conto di quanti fondi commerciali che solo qualche anno fa ospitavano un’attività, adesso abbiano il bandone abbassato. Le edicole non fanno eccezione, anzi. In una recente intervista, l’ormai ex Presidente Provinciale dello SNAG (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai) Giancarlo Gori, ci confidò come, in particolare la situazione delle edicole, fosse diventata drammatica. Negli ultimi anni, infatti, a livello nazionale, le edicole sono passate da 42.000 a 23.000. Solo nel Comune di Firenze, negli ultimi 7 anni, hanno chiuso oltre 200 punti vendita. La situazione casentinese, dati alla mano, è addirittura peggiore e le edicole, da 23 che erano qualche anno fa, sono diventate attualmente 10. Insomma, una vera e propria emorragia di chiusure.

Fortunatamente, in Casentino, c’è chi non si fa spaventare dai dati e in perfetta controtendenza ha deciso di riaprire l’edicola di Pratovecchio che aveva chiuso qualche tempo fa. È il caso di Marco Angioli che ha deciso di scommettere anche sui giornali aprendo un punto vendita nella sua tabaccheria di via Garibaldi 31 a Pratovecchio (Il Tabachino). Marco, coadiuvato dai suoi fidati collaboratori Fausto Angioli e Valentina Pastori ha deciso che la scommessa valeva la pena di essere tentata e dal prossimo 30 ottobre sarà operativo con la vendita di giornali e tutto ciò che è correlato ad un’edicola.

«Un paese senza edicola – ci ha dichiarato Marco Angioli – è sicuramente un paese più povero. Non dimentichiamoci che attività come queste, molto spesso, svolgono un servizio essenziale per la cittadinanza e sono anche un punto di riferimento per gli abitanti di paesi come il nostro. In più, ed è uno dei motivi che ci ha spinto a tentare questa via, per la nostra famiglia è anche una sorta di ritorno alle origini e un omaggio a mia nonna, Tina Alterini, che un po’ di anni fa era proprio colei che gestiva l’edicola del paese.»

Persone come Marco, Fausto e Valentina, che credono in un progetto e si fanno guidare più dalla nostalgia che dal mero interesse economico, non possono che suscitare un plauso e, in un’era dominata dall’informazione online (o peggio via social), contribuiranno senz’altro all’arricchimento del paese. Al “Tabachino” quindi, i nostri più sinceri auguri con la certezza che la scommessa intrapresa, in un’attività già ben avviata come quella della famiglia Angioli, sarà sicuramente vinta.

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