La goccia
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Gocc, gocc, gocc…
Inesorabile la goccia cadeva,
mentre un po’ preoccupata, cercavo il motivo di questa.
Sopra, un velo di cartongesso bianco e perfetto, che presto,
sono sicura racconterà lui il perché!
Così all’improvviso sei apparsa o goccia, mentre sopra c’è il nulla,
mentre sopra non c’è più nessuno da anni.
Il vuoto miscelato col vecchio e con lo stantio
Avran fatto danno, mi dico,
mentre continuo a guardare il mio bianco cielo
e aspetto che costui mi proponga qualcosa.
Senz’altro, una di quelle figure che crea l’umidita,
perché al piano di sopra di certo,
una mano invisibile dettata da un tubo che perde,
sta scrivendo la sua storia!
Gocc, gocc, gocc!