Mea: gli eventi del fine settimana per il Carnevale Storico di Bibbiena

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Foto di Elena Agnoletti

Quello di Bibbiena sarà un fine settimana intenso all’insegna della leggenda della Mea e del Carnevale più antico d’Italia, fino ad arrivare al Bello Pomo del martedì Grasso.


Bibbiena (AR) – Si parte sabato 10 febbraio presso la sala delle Bandiere con   “Pennelli e colori a Carnevale” questo il titolo della mostra ispirata a “Le novelle della nonna” di Emma Perodi, nata da un’idea di Alberta Piroci Branciaroli, storica dell’arte e direttore scientifico del Parco letterario Emma Perodi. Sedici le opere esposte, tra cui anche il ritratto della scrittrice, realizzate con tecniche varie da professionisti. L’inaugurazione, in programma sabato 10 febbraio alle ore 17.00 nella

Sala delle Bandiere del municipio, vedrà la partecipazione della Filodrammatica di Bibbiena, su idea della scenografa Piera Biondi Giannini. Emma Perodi sarà interpretata da Annalisa Pietrini che presenterà i quadri, Fabrizio Mecacci darà il volto al Conte, presente anche la contessa, mentre Federico Ferrini vestirà i panni del paggio, con icostumi di Marinella Donati.

Domenica 11 Febbraio la manifestazione entra nel vivo alle ore 15.00 con la benedizione dei labari e dei gruppi nel sagrato della Propositura, cui seguirà il corteggio storico tra i borghi del paese, allestito con le bandiere dei rioni. Al ritorno in piazza Tarlati il pomeriggio si animerà con spettacoli di musici, sbandieratori, cantori e balletti, per concludersi con l’immancabile rapimento della Mea da parte di Marco Tarlati.

Domenica e martedì nella piazzetta Camaiani l’associazione AVIS preparerà piatti rustici e dolci.

Per il Martedì grasso tradizione e leggenda si fondono: dopo la restituzione della bella popolana ai fondaccini da parte del Conte Tarlati, in segno di riappacificazione, quando il “Campanone” batterà le 17.00, verrà dato fuoco al Bello Pomo, tradizione che risale al lontano 1337.

Francesca Nassini Assessora alla Cultura commenta: “La tradizione è di nuovo al centro di quelle che sono le numerose iniziative che l’Associazione del Carnevale storico pone al centro della comunità. Tutto questo rappresenta a che un’occasione per fare cultura, per ritrovarsi, per approfondire aspetti del nostro passato. In un momento di grande sconforto e di grandi tensioni internazionali il nostro modo di recuperare il passato rappresenta una bella occasione per ripensare anche il futuro. In fondo la storia di Cecco e della Mea ci parla di una riappacificazione, di una comunità che si ritrova intorno al fuoco sacro della pace per dirsi che siamo diversi ma uguali nella nostra umanità ferita. Ringrazio tutti coloro che ogni anno si impegnano con orgoglio, amore e passione per rinverdire una tradizione che ci vede primi in Italia. L’impegno dei volontari rappresenta un bene da conservare e tutelare nel tempo per non perdere le radici, quelle che ci consentono di volare ancora verso un futuro migliore”.


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