Chiesa piena ieri sera per l’inizio delle celebrazioni landiniane a Borgo alla Collina

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Iniziate le celebrazioni per il sesto centenario della nascita di Cristoforo Landino nella chiesa di San Donato a Borgo alla Collina


Castel San Niccolò (AR) – Alla presenza delle autorità civili, militari, religiose e delle associazioni locali coinvolte che non hanno fatto mancare il loro saluto, ieri sera si è svolta la cerimonia inaugurale delle celebrazioni per il sesto centenario della nascita di Cristoforo Landino nella chiesa di San Donato a Borgo alla Collina, che ha previsto l’apertura straordinaria del sarcofago, una messa celebrata dal Vescovo di Fiesole e, dopo i saluti istituzionali coordinati dal sindaco di Castel San Niccolò Antonio Fani, un momento di approfondimento storico con interventi di Riccardo Bargiacchi, di padre Ubaldo Cotoni OSB Cam e di don Francesco Pasetto, per finire con un momento conviviale nella forma di un aperitivo di saluto offerto dall’associazione ASD Il Borgo. A Borgo alla Collina il Landino ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, dopo che il castello gli era stato donato dalle autorità fiorentine per meriti letterari, vi è poi morto e qui è stato sepolto; questo inserisce di diritto il comune casentinese tra i principali protagonisti delle celebrazioni landiniane previste a livello anche regionale e nazionale, a partire dalla partecipazione insieme alla  Città Metropolitana di Firenze all’organizzazione della mostra prevista a Palazzo Medici Riccardi che sarà inaugurata il 23 febbraio prossimo.


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Riccardo Bargiacchi
Riccardo Bargiacchi, nato in Casentino nel 1978, vive a Poppi con moglie e figlio; laureatosi con lode a Firenze in Archeologia Medievale, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, discutendo una tesi sui castelli dei conti Guidi in Casentino, ha iniziato la propria attività lavorativa con le pluriennali indagini archeologiche condotte nel sito del Lago degli Idoli (Stia, AR), come componente dell’équipe della cooperativa archeologica Co.IDRA di Firenze (2003-2007). Mantenendo un rapporto di collaborazione con la Cattedra di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze per progetti nazionali e internazionali, è socio dello spin-off accademico Laboratori Archeologici San Gallo. Attualmente per conto della cooperativa Oros, lavora presso il Museo Archeologico del Casentino di Bibbiena fin dalla sua inaugurazione ed ha collaborazioni in atto con l’Ecomuseo del Casentino ed altre realtà della valle per quanto riguarda attività storico-archeologiche e didattiche. Accanto a numerose pubblicazioni scientifiche legate alla sua attività professionale, anche in sedi prestigiose come la rivista ufficiale della materia “Archeologia Medievale” (I conti Guidi e l’incastellamento del Casentino: il caso di Poppi, A.M. n° XXXV-2008, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2009, pp. 315-332), e comprese due monografie intitolate “Chiese e Santuari del Casentino” (2011) e “Castelli e Feudatari del Casentino” (2014), frutto del Progetto di conoscenza e valorizzazione del Fondo Goretti Miniati (a sua cura per conto della Biblioteca di Poppi e dell’Ecomuseo del Casentino), dal punto di vista letterario, oltre a sporadiche apparizioni su riviste o antologie di premi letterari, è autore di una raccolta di poesie (Tanatofilia. Poesie d’amore, Firenze, MEF - L’Autore Libri Firenze, 2010) e di un romanzo: Falterona, Stia, AGC Edizioni, 2016 (collana “CasentinoPiù” n° 01). È storico collaboratore della rivista CasentinoPiù: da luglio 2010 tiene la rubrica “Casentino medievale: storia e archeologia”.

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