Quelli che le fusioni… Viaggio nei Comuni che l’hanno già deliberata

Prima tappa a Castel Focognano. Il Sindaco Sestini: “Qui fatto un percorso serio e condiviso”
“Le fusioni non sono uno scherzo. Personalmente ritengo che se una proposta di referendum passa attraverso l’esame e l‘approvazione unanime di un Consiglio Comunale, non può avere lo stesso “peso” di un’iniziativa nata sotto i gazebo o spinta da comitati”. Inizia con questa premessa un “viaggio” nei Comuni del basso Casentino che hanno già deliberato l’inizio del percorso che porti al referendum consultivo per la fusione. Prima tappa Castel Focognano, dove a parlare a nome di tutto il Consiglio Comunale è il Sindaco Massimiliano Sestini.
“La prospettiva di far nascere un nuovo Ente assieme ai comuni limitrofi non è invenzione recente ma parte da lontano, e coinvolge il Consiglio Comunale e tutta la comunità”.
Già nel 2012, come ricorda Sestini, durante la campagna elettorale per il referendum sul Comune Unico del Casentino il PD locale proponeva una razionalizzazione degli Enti che portasse a 4 Comuni in tutta la vallata: “In linea con questo obiettivo, a fine 2012 il Consiglio Comunale di Castel Focognano si esprime favorevolmente ad una fusione con i 4 comuni del basso Casentino. Durante la redazione del programma elettorale che mi ha portato alla carica di Sindaco, ho sposato questa posizione ‘senza se e senza ma’ anche se nel 2012 non ero in consiglio comunale e neppure avevo ancora aderito al PD. Allo stesso modo anche il programma elettorale del mio competitor prevedeva la razionalizzazione degli Enti, finalizzata a portare tutti i Comuni del Casentino al di sopra dei 5.000 abitanti. 
Questa convergenza programmatica ci ha portato ad approvare all’unanimità una mozione a metà del 2015 che prevedeva la fusione dei comuni di Talla, Chitignano e di altri Comuni interessati con caratteristiche culturali, sociali e economiche simili. 
Concordo con chi ritiene che ‘il percorso deve partire dal basso ed essere condiviso con le comunità interessate’, e lo dimostrano il voto unanime, con dichiarazioni di voto dei due gruppi ben articolate sul proprio percorso sulle fusioni, i due gruppi che hanno inserito nero su bianco le fusioni nel loro programma elettorale, l’aver organizzato di comune accordo una partecipata assemblea pubblica e i successivi atti, che ne sono chiara testimonianza: si è trattato di un percorso serio e partecipativo. Naturalmente, da uomo delle istituzioni rispetterò la scelta del Consiglio della Regione Toscana qualunque essa sia ma chiedo rispetto per l’ Ente che sono onorato di guidare, per il Consiglio Comunale di Castel Focognano e, soprattutto, per la tutta la comunità che ha condiviso e sostenuto con il voto popolare questo indirizzo”.
Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa

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