Valle Santa: sulla persecuzione razziale è nata amicizia

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(di Maria Maddalena Bernacchi)
-Nella foto la sig.ra Clara Ciuccoli-
Giampereta 1943.
Fra’ Achille speziale alla Verna chiama il signor Ciuccoli e gli chiede di trovare alloggio per la famiglia di Umberto Franchetti, noto pediatra ebreo in fuga da Firenze. Fra’ Achille conosce bene i paesani e sa che dei Ciuccoli può fidarsi: sono persone semplici e stimate da tutti. Francesco Ciuccoli ha una colonica vuota e si dichiara da subito disponibile. Il dottor Franchetti arriva con la moglie Anny e le tre figlie Lina, Luisa e Celestina.
Ad attenderli trovano, oltre a Francesco Ciuccoli, la moglie Emilia e le figlie Clara e Cilene. Si crea subito un clima di amichevole complicità soprattutto tra le ragazzine che si lavano insieme i capelli…passeggiano, si confidano. I sentimenti umani sono uguali in ogni tempo, razza, cultura, fede. Ogni domenica i Franchetti dicono di recarsi alla Verna per la messa; in paese tutti sanno che sono ebrei ma la solidarietà è più forte.
I frati li accolgono e forniscono loro cibo.
Qui non successe come a Rimbocchi, alla famiglia Lusenna… Nel dicembre 2002 a memoria del coraggio dell’intero paese di Giampereta, che protesse la famiglia Franchetti, fu apposta una targa di marmo.
Francesco ed Emilia Ciuccoli sono stati riconosciuti “Giusti tra le Nazioni”.
Arezzo, gennaio 2016: siamo in compagnia di Clara Ciuccoli la quale ci racconta che con la sua amica Luisa Naor, che vive in Israele, si sono telefonate anche lo scorso Natale e di tanto in tanto si rivedono.
Dalla persecuzione razziale è nata un’amicizia.
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Maria Maddalena Bernacchi
Maria Maddalena Bernacchi, nata a Compito, Chiusi della Verna, vive e lavora tra Compito ed Arezzo. Negli ultimi anni dell’istituto magistrale “Vittoria Colonna” di Arezzo ha collaborato al settimanale “La Voce” ed al quotidiano “La Nazione”. Specializzata in fisiopatologia ha insegnato ad Arezzo per quarant’anni. Quale insegnante tutor di storia per il Provveditorato agli Studi di Arezzo ha tenuto corsi di formazione sulla didattica della storia contemporanea pubblicando “Il campo-profughi di Laterina” e “Dal locale al globale, esperienze per l’insegnamento della storia”. Per la nipote ha scritto e pubblicato “Ninne-nanne, filastrocche, proverbi e… Una nonna si racconta”. Collabora con Casentinopiù dal 2010, tenendo, con la figlia Silvia la rubrica “Storia e Territorio”.

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