L’Accademia Nata Teatro ha vinto il prestigioso premio Otello Sarzi 2024 con questa motivazione: “Una messa in scena interessante che allarga il campo d’azione dei burattini donando alle figure animate un’inedita forza teatrale”
Il Premio Nazionale Otello Sarzi è uno dei più longevi premi italiani dedicato alle nuove compagnie del teatro ragazzi e al Teatro di Figura e Nata ha vinto il premio su uno spettacolo – Don Chisciotte, storie di latta e di lotta – che delle caratteristiche assolutamente inedite che Cinzia Corazzesi, una delle protagoniste sul palco e non solo ci racconta così: “I burattini in alluminio sono stati forgiati come sculture con un procedimento di lavorazione dei metalli fatto attraverso l’antica tecnica della cera persa. Si tratta di burattini unici al mondo per realizzare i quali ci siamo affidati appunto agli orafi visto che la tecnica appartiene al loro mondo. Lo spettacolo, inoltre, ha un altro elemento interessante ovvero una regia contemporanea e particolare firmata da Mirko Sassoli. La scenografia è stata realizzata dall’artista Sara Lovari ed è stata ugualmente apprezzata moltissimo. In scena ci siamo io e Andrea Acciai che ha un suo doppio burattino, uno Don Chisciotte molto simile all’attore che si scambia con lui, gli crea una struttura inedita e intrigante che parla molto della tradizione di burattini. Tutto questo insieme ha cooperato al raggiungimento di questo bel riconoscimento”.
Cinzia, nell’emozione di questo momento ci racconta anche un retroscena interessante che si intreccia con la storia di Nata e con la sua storia personale: “Il fondatore di Nata Teatro, Attilio Monti, era un grandissimo amico di Otello Sarzi. Attilio era uno scenografo, ma a un certo punto ha voluto iniziare a lavorare con i burattini che sono stati poi la sua fortuna. Un altro particolare che si intreccia alla storia è il mio percorso personale. Quando facevo l’università ho conosciuto nel mio corso la nipote di Otello Sarzi che portò i burattini del nonno per fare un lavoro specifico. Vidi questi burattini, me ne innamorai e da quel giorno non ho mai smesso di interessarmi a loro. Oggi vedo riconosciute con un premio così bello e importante le radici del lavoro che faccio e mi sento emozionata e grata. Uno dei miei miti, Otello Sarzi, a cui mi sono ispirata fino all’inizio del mio percorso, ha avuto un premio che personalmente chiude un cerchio, a livello personale ma parimenti mi fa ancora più felice perché attesta la qualità del lavoro che facciamo come Nata. Tutto questo lo dobbiamo anche al nostro territorio che ci supporta e dove sperimentiamo e lavoriamo con impegno e con il sostegno di tutta una comunità”.
L’Assessora alla Cultura Francesca Nassini commenta: “Il premio che Nata ha ottenuto è un premio che accogliamo con grande gioia perché significa che la compagnia teatrale sta lavorando a livelli altissimi; dall’altro significa anche che il nostro territorio ha investito in modo importante in cultura, considerandola un motivo di crescita della comunità. Siamo fieri di aver sostenuto Nata in questi anni, di aver investito nel teatro e di aver un pochino cooperato anche a questo grandissimo risultato di cui oggi festeggiamo la grandezza anche per il futuro dei percorsi che vorremmo attivare insieme. Grazie a tutti gli attori, a Cinzia e a tutti coloro che ogni giorno si impegnano sul palco e dietro lo stesso”.