Cambia la regolamentazione del gaming e migliorano i controlli

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Foto di besteonlinecasinos da Pixabay

L’intelligenza artificiale semplificherà il lavoro dell’ADM


La direzione imboccata dallo Stato sul fronte dei giochi sembra chiara: garantire equità e sicurezza a chi li sceglie sia online che offline. Gli operatori del settore non sono solo chiamati a svolgere procedure più costose per ottenere la concessione, ma sono anche tenuti ad informare gli avventori con informazioni più chiare e dettagliate.

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si occupa infatti ormai da anni di riscuotere la tassazione, ma anche di accertarsi che tutte le attività vengano svolte nel rispetto della legge. Già adesso tra i compiti più importanti dell’ADM c’è proprio il monitoraggio delle meccaniche di gioco. L’ente, cioè, effettua controlli periodici, eseguiti a campione sui giochi, per verificare che rispettino l’RTP dichiarato dall’operatore.

La percentuale di denaro che viene restituita al giocatore nel tempo è, infatti, un dato fondamentale per assicurare l’imparzialità dei risultati, che varia in base alla tipologia di gioco. Inoltre, l’utente deve esserne a conoscenza per poter stimare le probabilità di vincita e decidere se proseguire oppure optare per altre alternative.

Con un RTP più alto, infatti, il giocatore ha maggiori chance di ricevere il denaro giocato. Per questo esistono siti specializzati che presentano l’elenco dei casino online AAMS che rispettano l’RTP. È qui che anche i meno esperti possono trovare risposte alle proprie domande.

Il Direttore dell’Ufficio Controllo Giochi dell’Agenzia, Luca Turchi, ha dichiarato in più occasioni che proprio lo scorso anno sono emerse delle criticità nel 13% dei controlli effettuati dallo Stato. Questo significa che il lavoro da svolgere è ancora abbondante, ma non è da escludere che a breve gli strumenti per eseguirlo con maggiore efficienza siano di più.

Con l’implementazione dell’intelligenza artificiale anche queste verifiche saranno più serrate e puntuali. Da un lato, dunque, sarà più semplice raccogliere dati sulla correttezza delle funzionalità e meccaniche adoperate, dall’altro sarà anche più semplice smascherare i portali che violano la legge.

Il lavoro eseguito da questi nuovi algoritmi va ben oltre il monitoraggio, poiché prevede l’adozione di protocolli capaci di arricchire l’esperienza dell’utente sotto ogni punto di vista. Insomma, sia sul fronte normativo che su quello operativo c’è una storia ancora tutta da scrivere.

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