Poppi, due studentesse dell’ITC premiate per le migliori pagelle

In Casentino l’integrazione si fa con la cultura. A dirlo sono gli stessi giovani immigrati di seconda generazione che siedono sui banchi delle scuole della valle e che con determinazione, riescono ad eccellere come studenti modello. E’ il caso di Ahamed Nowrin di origine bengalese e Sali Dritiana di origine albanese, che hanno ottenuto una borsa di studio per le migliori pagelle ( dello scorso anno) dell’Istituto Tecnico Commerciale di Poppi, messe a disposizione per il terzo anno consecutivo, dalla Misericordia di Poppi. Un’associazione che, con questo premio in denaro, ha voluto dimostrare la vicinanza ai giovani del territorio, premiando l’impegno, la tenacia, la voglia di crescere come essere umani e come cittadini. In questo modo il premio va a toccare anche uno dei temi più caldi di questo momento storico, ossia quello quello dell’integrazione che, qui in Casentino, parla proprio il linguaggio della scuola. 
Una scuola, quella casentinese, che si sta preparando a fare il “grande salto” verso il futuro. Lo stesso Istituto tecnico Commerciale – ossia la vecchia Ragioneria – grazie ad una attenta gestione degli ultimo due anni, è stato completamente rinnovato anche come offerta formativa. Oltre all’introduzione della classi 2.0 che sta rivoluzionando la scuola partendo dalla didattica, la scuola spinge molto di più anche sulle lingue: oltre le curriculari inglese e francese, gli alunni possono scelgliere lo studio di una terza lingua, ossia lo spagnolo. Grazie all’intervento mirato degli imprenditori di Prospettiva casentino, inoltre, da quest’anno lo studio della lingua inglese prevede un potenziamento con madre lingua. L’Istituto ha inoltre ottenuto il riconoscimento come ente accreditato per il patentino economico europeo ossia l’EBCL. 
Dal rapporto 2015 “Alunni con cittadinanza non italiana. Tra difficoltà e successi” commissionato dal ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Ismu, Istituto per lo Studio della Multietnicità e curato da Mariagrazia Santagati, professoressa di sociologia all’Università Cattolica di Milano si capiscno molto dinamiche molto originali sul rapporto scuola e immigrazione. Innanzi tutto per la prima volta, nell’anno scolastico 2013-2014, gli studenti di seconda generazione hanno superato quelli immigrati in prima persona: questo significa una riduzione dei problemi nell’apprendimento della lingua italiana. Inoltre gli istituti professionali non sono più la prima scelta per gli studenti non italiani, che adesso s’iscrivono più numerosi agli istituti tecnici e ai licei. Infine, sempre più giovani di origine straniera si iscrivono anche all’università, contribuendo ad innalzare il livello medio di formazione della popolazione.
 

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