IN QUESTA PIAZZA, COME NEL TRECENTO…

Martedì 9 Febbraio dalle 17.00 si rinnova uno dei riti più antichi d’Italia, il Bello Pomo, e con il suo falò benaugurale chiama tutti a raccolta al suono del campanone di Piazza Tarlati a Bib biena
di Roberta Fabbrini
 Torna il consueto appuntamento con un evento suggestivo del carnevale storico di Bibbiena, il Bello Pomo. Festa antichissima, le cui origini risalgono  alla metà del 1300, e alla potente famiglia Tarlati.
Sull’origine della festa esistono principalmente due  ipotesi: Forse una dimostrazione di potenza e sfrontatezza del conte Marco Tarlati che, durante l’assedio dei fiorentini, avrebbe fatto bruciare un grosso ginepro e molte vettovaglie per mostrare la propria autosufficienza; Il tutto senza peraltro riuscire ad impedire agli assedianti di espugnare la cittadina, che fu infatti invasa grazie ad un gruppo di rivoltosi. Nottetempo infatti, ad opera di diciotto ribelli, furono aperte le porte della città ai fiorentini, preferendoli di gran lunga all’odiato Marco, un despota molto diverso dal padre. O narrano altri, più semplicemente, che sia nata per la voglia di Pier Saccone Tarlati di emulare i gloriosi festeggiamenti della vicina Firenze. Quale che sia l’origine della festa, da secoli, il martedì grasso nella storica Piazzolina si rinnova questo rito antichissimo, tramandato di padre in figlio: Da sempre i contadini delle campagne accorrevano alla festa, e traevano auspici per il raccolto dalla buona riuscita del falò,  mostrando tra balli e canti la loro gioia. I due rioni di Piazzolini e Fondaccini, oggi come allora, partecipando ai festeggiamenti esorcizzano danni e malanni attorno al ginepro in fiamme.

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