Un nuovo modo per visitare in maniera alternativa la vallata. E per conoscere il Casentino sepolto.
Di Roberta Fabbrini
Incontro fortunato quello tra Andrea Biondi, dottore magistrale in archeologia medievale e Marta Signi, guida ambientale del territorio. Che produce questo spunto inedito e affascinanate: visitare il Casentino sepolto attraverso un archeociaspolata (che si trasforma in archeotrekking in assenza di neve). Competenze diverse e qualificate nel creare momenti per destagionalizzare la pratica del camminare nella natura. Camminare in compagnia della consueta guida ambientale che permette di leggere il territorio dal punto di vista paesaggistico, ambientale e faunistico, ma con il valore aggiunto della lettura dell’archeologo che aiuta a leggere il paesaggio storico sepolto attraverso monumenti, segni umani e chiaramente paesaggio stesso.
Primo appuntamento domenica 21 febbraio per conoscere aspetti della storia medievale della Valle del Casentino nel contesto ambientale del massiccio del Pratomagno.
Il percorso escursionistico di circa 6,5 km nel comune di Montemignaio, partirà dai 1400 m per scendere fino ai 750 m. Un percorso di crinale che offre splendidi scorci panoramici lungo l’antica via che collegava il Valdarno, dalla zona di Reggello, al Casentino ed in particolare a Montemignaio e Cetica e un parte lungo l’alveo dei torrenti lungo i quali spesso proseguiva la viabilità medievale.