Acqua e sanità, i sindaci del Casentino dovrebbero dimettersi!

Comunicato stampa Cobas Lavoro Privato
Negli ultimi tempi in Casentino abbiamo assistito a patetiche e sterili discussioni sulle fusioni dei comuni, argomento buono per tutte le occasioni ogni qualvolta si preferisce parlar d’altro al fine di distogliere l’attenzione da quelli che sono i veri problemi, argomento che sarebbe invece serio se non fosse per il fatto che è stato ridotto ad una pagliacciata dagli amministratori del territorio, ridotto ad una sterile sfida a chi rilancia di più.
Mentre non passava giorno senza che un Sindaco apparisse sui giornali o in TV per dire la sua sulle fusioni dei comuni, i Sindaci, tutti assieme, stavano preparando due bei pilloloni che difficilmente i cittadini digeriranno: uno per l’Acqua ed uno per la Sanità, due temi molto sentiti.
Il sempre attento Comitato Acqua Pubblica di Arezzo, ci informa del fatto che la ristrutturazione tariffaria del servizio idrico avvallata dai Sindaci altro non è che un aumento smisurato delle bollette dell’acqua, e si parla di aumenti fino al 23%!!
I Sindaci negli ultimi anni non solo non hanno fatto assolutamente nulla per realizzare quanto espresso dal vittorioso referendum del 2011 ovvero la ripubblicizzazione del servizio idrico,  ma anzi stanno continuando a favorire il gestore Nuove Acque i cui incassi lievitano a spese dei cittadini.
Ancora più grave quanto avvenuto con la firma dei Patti Territoriali per la Sanità, avallati da 9 sindaci su 10 (unico contrario quello di Castel San Niccolò), con i quali si mette la parola fine sul Punto Nascite di Bibbiena, per anni e anni considerato uno dei migliori se non il migliore in tutta la Toscana.
Le giustificazioni dei Sindaci a questo ennesimo passo verso la distruzione dei servizi sanitari, sono esilaranti e tragiche allo stesso tempo: loro si considerano quelli che con una difficile e dolorosa scelta hanno salvato l’ospedale, che rischiava invece di chiudere se si fosse portata avanti la battaglia per tentare di salvare il Punto Nascite. Pura demagogia che ormai non dovrebbe ingannare più nessuno.
I Sindaci del Casentino dovrebbero dimettersi o essere rimossi per manifesta incapacità di amministrare il territorio, e i cittadini devono ritrovare la forza per riprendersi quello che gli spetta, e senza troppe deleghe devono interessarsi in prima persona a questioni chiave come Acqua e Sanità, per salvare il Punto Nascite e l’Ospedale e per togliere l’Acqua dalle mani dei privati.
Come quanto avviene sui luoghi di lavoro, nelle fabbriche, quando si delega ad altri la difesa dei propri diritti poi questi diritti pian piano svaniscono. Dobbiamo reagire per impedire che certe decisioni fondamentali ci vengano calate dall’alto e trovare la forza per imporre Noi le nostre volontà dal basso.
 

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