Referendum sul lavoro, intervista al segretario della CGIL Casentino Andrea Bertelli

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di Francesco Ceccarelli

Incontriamo il segretario della CGIL Casentino Andrea Bertelli per il lancio della campagna referendaria che parte ufficialmente sabato 11 febbraio per i 2 referendum sul lavoro approvati dalla consulta nel gennaio di questo anno e la cui data di svolgimento non è stata ancora fissata. Cercheremo, in compagnia del nostro ospite, di fare una piccola guida.

Allora, Bertelli, partiamo dal quesito sull’utilizzo dei voucher, votando sì cosa succede?
Si ritorna alla funzione naturale per cui erano nati i voucher, soltanto per l’uso di certe prestazioni lavorative, tipo prestazione occasionali per studenti, raccolta olive, vendemmia.

E votando no?
La situazione rimane questa con la possibilità quasi totale di sostituire anche altre prestazioni lavorative, normalmente sottoposte a regime di contratto, con i voucher.

Parliamo di quello un pochino più complesso sugli appalti?
Votando sì si cancellano le attuali norme che prevedono che nei contratti di lavoro si possa derogare alle leggi dello stato italiano, cosa gravissima secondo me, con la possibilità che i contratti possano essere firmati anche da una minoranza e garantire le retribuzioni a tutta la filiera che lavora dentro l’appalto con un controllo maggiore del committente garantendo un minimo di concorrenza leale su chi magari non è preciso nei pagamenti, cercando di dare un minimo di garanzia a chi lavora.
Votando no, le cose restano come sono nella completa liberalizzazione attuale con tutti i rischi di adesso.

E per quanto riguarda il requisito bocciato dalla consulta, che poi era il traino della raccolta firme della Cgil che ha permesso questi referendum?
Diciamo che votando sì si poteva ricostruire qualche diritto nel mondo del lavoro abbassando da 15 a 5 il numero di addetti necessari per l’applicazione dello statuto dei lavoratori andando verso l’evoluzione del mondo del lavoro attuale con la parcellizzazione delle aziende che si sta verificando oggi.

 

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