Comunicato stampa
È rimbalzata non senza stupore la notizia che i nostri sindaci, per bocca del suo Presidente della Conferenza Zonale Socio Sanitaria, intendono andare da soli, nel rivendicare l’autonomia della zona distretto del Casentino.
Così nell’incontro tenutosi ad Arezzo il Presidente della Conferenza Zonale dei Sindaci del Casentino Daniele Bernardini: “la nostra vallata deve mantenere la sua zona distretto come garanzia di qualità delle prestazioni nel territorio”.
Ora, detta da chi ha appena deciso di chiudere il punto nascita dell’Ospedale del Casentino per carenza di sicurezza, suona un po’ stonata.
Non privi di demagogia sono anche i richiami all’identità del Casentino. Posto che non è dato sapere cosa ci sia ancora da difendere in questo povero Casentino, ci domandiamo se con po’ di sano realismo sia ancora possibile affrontare questo argomento, avuto riguardo alla torta che sarà poi spartita in termini di risorse nei vari territori.
Sì perché dopo quelle belle parole sull’identità del Casentino, c’è da chiedersi con quali risorse i nostri amministratori sindaci intendano rispondere con servizi che vadano oltre l’utile (e lo diciamo senza ironia) intervento in scivolata sul pavimento pelvico dei casentinesi.
Ma soprattutto, perché respingere al mittente la possibilità di un distretto montano forte con la Valtiberina senza nemmeno porci il problema di studiarne la fattibilità.
È infatti con la Valtiberina che condividiamo tutte quelle criticità in quel disegno d’area vasta che è della Regione.
Sfugge forse (ma vogliamo credere di no) che proprio una zona distretto forte ci consentirebbe di definire una gestione condivisa delle risorse migliore dell’attuale, per una collettività di oltre 200.000 abitanti (che avrà però finalmente in mano la programmazione) ed un fondo di oltre 230 MILIONI DI EURO liberi dai voleri altrui e chissà mai che in questo caso, poiché la decisione deve essere presa entro fine mese, che non ci sia spazio anche per quel punto nascita?
Ci appelliamo pertanto a Lui, che è il Presidente della Conferenza Zonale dei Sindaci, per ristabilire un minimo di ordine intellettuale e mettere da parte quella demagogia che è tipica di chi è contro a prescindere proprio alle fusioni.
Questo prima che non ci sia più nulla da difendere.
Coordinamento dei Consiglieri Comunali di Minoranza del Casentino