Pratovecchio Stia, partono i lavori per le “Officine Capodarno”

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Il sindaco Nicolò Caleri

Le Officine Capodarno, una delle progettualità volute dall’Amministrazione Comunale di Pratovecchio Stia per favorire lo sviluppo di una nuova economia sostenibile attraverso il sostegno all’imprenditoria montana, stanno per vedere la realizzazione della sede individuata nell’immobile delle ex scuole elementari di Stia. Lo comunica il Sindaco Nicolò Caleri annunciando che “Finalmente sono partiti i lavori, con l’obiettivo di completare entro fine estate la realizzazione, al primo piano dell’edificio, di locali per l’attività didattica e un’aula magna per la convegnistica. Anche se questa è solo la prima tranche di un progetto più ampio, da ottobre saremo pronti per ospitare corsi e convegni per i nostri giovani e per le aziende locali, cercando di favorire soprattutto coloro che vogliono investire nella ricerca di un modo nuovo e diverso di fare economia, seguendo lo spirito di “Vivere Bio”, una delle manifestazioni di punta nel nostro Comune”. Il progetto che parte adesso richiederà un investimento di circa 200.000 euro, interamente coperto con fondi propri del comune di Pratovecchio Stia, mentre per la realizzazione degli step successivi l’amministrazione sta ricercando finanziamenti sia pubblici che privati. Tra gli interventi complementari si segnala la volontà di realizzare una scuola di arti e mestieri nei pressi della stazione ferroviaria di Pratovecchio Stia, all’interno della quale troverà collocazione la scuola del ferro battuto, che tornerà così nel suo luogo di origine naturale. Nelle intenzioni degli amministratori le Officine Capodarno vogliono diventare motore di un nuovo modello di sviluppo imprenditoriale basato sullo sfruttamento delle opportunità esistenti in un territorio montano. Quelle che spesso sono vissute come limitazioni all’attività di impresa possono invece diventarne elemento caratterizzante e premiante, attraverso la formazione e la sperimentazione in settori come la bio-edilizia e la filiera del legno, l’agricoltura biologica, la gestione del patrimonio forestale e faunistico, l’ingegneria ambientale e lo sviluppo di energie alternative, l’artigianato artistico e gastronomico, il turismo ambientale e sportivo-naturalistico.
Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa

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