Parlare di medicina, oggi, è sempre più difficile. Tante e nuove sono le malattie che ci colpiscono, affascinanti e preoccupanti sono le scoperte che emergono. Dagli antichi esordi della medicina nelle popolazioni antiche, come in Grecia, dove le cure e gli interventi erano intrisi anche di una componente magica e religiosa, fino ad arrivare alle ricerche dei giorni nostri, l’Accademia casentinese ci regala un tuffo nel variegato mondo delle scienze della salute. E lo farà in compagnia del professor Marcello Caremani, medico chirurgo, Specialista in Malattie Infettive, Oncologia Clinica, Ematologia e Laboratorio Ecografia, nonché direttore dell’Unità Operativa e dell’Unità di Dipartimento presso l’Azienda USL Arezzo, nella conferenza di sabato 2 settembre presso il Castello di Borgo alla Collina (Castel San Niccolò) alle ore 17,30.
Il tema dell’iniziativa: “Dalla medicina dei templi, alla medicina laica”. Ad aprire il dibattito, il presidente dell’Accademia Prof. Claudio Santori. Dopo l’iniziativa di domenica scorsa (27 agosto, ndr) sul tema scottante dei vaccini, della loro validità e della loro mistificazione, i membri dell’Accademia hanno voluto rimarcare la necessità di creare informazione tra la gente comune e «di sviluppare una consapevolezza e una coscienza critica sul tema della scienza e della loro importanza nella nostra vita; nonché ragionare su come il sapere scientifico abbia saputo progredire nel tempo e attraverso quali vie». Un’evoluzione che sarà affrontata mediante il passaggio dal presupposto divino che, in parte, la caratterizzava, fino al completo distacco dal legame religioso, mantenendo saldo il focus del discorso sulla medicina ippocratica considerata quindi una scienza, un’arte, un’esperienza e un ragionamento privo di preconcetti o di superstizioni. All’interno dell’evento, farà da sfondo, una mostra di quadri di una pittrice locale dell’associazione ARCA, Francesca Rialti, che potranno essere ammirati prima, durante e dopo la conferenza.