Il corpo delle donne “svestito”… dagli stereotipi! Mostra contro la violenza di genere

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Un progetto del Comune di Bibbiena in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità

Inaugurazione Venerdì 29 Settembre ore 17,00 Museo Archeologico “Piero Albertoni” alla presenza dell’On. Donella Mattesini

Venerdì 29 Settembre alle ore 17.00 presso il Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni” a BIbbiena, si terrà l’inaugurazione di una particolare mostra fotografica dal titolo “Il corpo svelato – il corpo delle donne “svestito” dagli stereotipi”, un progetto contro la violenza di genere promosso dall’Amministrazione comunale di Bibbiena in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità di Bibbiena.

La mostra in realtà si presenta come un esperimento, un manifesto contro gli stereotipi di genere costruiti dai media, un grido di allarme verso la nuova guerra contro il corpo delle donne. Si tratta di una mostra itinerante nata dall’idea di due fotografi amatoriali – Giuseppe Bocci e Lorenzo Carnevali – con il pallino della sperimentazione e da alcune donne che hanno lanciato loro una sorta di sfida aperta, per capire davvero quanto i nuovi media abbiano cooperato, negli ultimi anni, alla vivisezione del corpo delle donne.

Il risultato è un doppio esperimento: quello dello sguardo maschile che aiuta a ricucire le ferite inferte a questo corpo, campo di battaglia del potere, e quello delle donne che, nel loro corpo naturale, senza artefatti, né ritocchi, si mostra a quello sguardo con fierezza e spontaneità. Ci sono anche parti del corpo, che non vengono strappati al contesto per umiliare, ma vengono decontestualizzati per raccontare una storia.

Questi volti, e mani e occhi, queste donne ricomposte nella loro dignità di corpo sociale, verranno esposti nel centro storico di Bibbiena, ogni vetrina ospiterà alcune foto. Ed ecco allora entrare in questo esperimento la società: anche il contesto interviene a mostrare questo corpo non come ninnolo, come icona priva di senso, ma si presta a servizio di uno sguardo capace di ridare senso al territorio e alle sue genti, rimettendo al mondo ogni istante la primigenia maternità.

Gli autori, Giuseppe Bocci e Lorenzo Carnevali sono stati essi stessi parte di questa sperimentazione e non solo come coloro che hanno realizzato le foto, ma soprattutto come coloro che si sono imposti un punto di vista diverso nei confronti di questo corpo. Anche questi uomini fanno parte integrante del progetto, ne hanno accettato le insidie e si sono posti a servizio di un percorso condiviso che vede donne e uomini uniti per un fine comune.

Dopo i saluti istituzionali di Daniele Bernardini, Sindaco di Bibbiena, Mara Paperini Presidente della Commissione Pari Opportunità e Assessore e
Francesca Nassini, Assessore alla Cultura e al Turismo, interverranno in una breve discussione sul tema proposto gli autori Giuseppe Bocci e Lorenzo Carnevali
L’On. Donella Mattesini Membro della 12esima Commissione permanente e membro della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza del Senato, Eleonora Ducci Vice presidente della Provincia di Arezzo e Responsabile Regionale del Progetto Speciale “Politiche e coordinamento degli sportelli anti-violenza di genere ”.

Seguirà la Visione del video di Lorella Zanardo autrice del video documentario “Il corpo delle donne”, a cui si ispira il progetto del Comune di Bibbiena, poi un brindisi augurale e la partenza per la visita alle foto che saranno messe in mostra nelle varie vetrine dei negozi del centro storico.

Il tutto si concluderà presso la galleria d’arte ExpArt di Silvia Rossi con una
erformance dell’attrice Alessandra Aricò.

Gli assessori Francesca Nassini e Mara Paperini fanno un appello, per quel giorno, a tutte le donne del territorio casentinese: “Al momento della visita guidata per le vie del centro storico, pensavamo di depositare sulle lastre del borgo, un nostro paio di scarpe rosse ( di qualsiasi forma o tipo) per ricordare, tutte le vittime di violenze. Le scarpe rappresentano un percorso di speranza e di personale testimonianza. Quando avremo concluso la manifestazione ognuna di noi potrà riprendere le proprie scarpe, ripercorrendo il proprio cammino. Questo per sentirsi parte di un tutto, per ricordare tutte le donne uccise per mano dei loro compagni, per ripercorrere in modo significativo con tutte loro, un percorso fatto di impegno civile che non può fermarsi mai e in cui tutti dovremmo sentirci coinvolti”.
La mostra rimarrà esposta nelle vetrine dei negozi del centro storico fono al 30 di Ottobre.

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