Il “Tessuto d’Arte tra passato e futuro”: la mostra al Museo dell’Arte della lana

È all’interno del ciclo di eventi “Ieri ed oggi: personaggi nella tessitura” che si inserisce la mostra dedicata a due figure emblematiche nella storia delle manifatture di tessuti pregiati italiani: Giuseppe Lisio (Chieti, 1870 – San Michele di Pagana, 1943) e Fidalma Lisio (Firenze, 1910 – San Michele di Pagana, 2001).

La mostra “Giuseppe e Fidalma Lisio. Il Tessuto d’Arte tra passato e futuro” – a cura della Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze in collaborazione con il Laboratorio Tramandiamo – si terrà presso il Museo dell’Arte della Lana – Lanificio di Stia, verrà inaugurata sabato 14 ottobre alle ore 16:00 e sarà possibile visitarla fino al 4 marzo 2018. Saranno esposti velluti e broccati, capi d’abbigliamento e accessori, documenti e fotografie storiche, a delineare i momenti di vita di due paladini del Tessuto d’Arte.

Giuseppe Lisio aprì la sua manifattura e il suo primo negozio a Firenze nel 1906.
Prendendo lezione da un passato eccellente nel quale la produzione italiana di velluti e broccati tessuti a mano primeggiava nel mondo, Lisio si impose conquistando una nicchia del mercato internazionale con tessuti di qualità superiore.
Sia per l’accurata lavorazione che per le materie prime – sempre e solo pura seta e filati d’oro e d’argento – che per le tinture scelte, i tessuti staccati dai telai Jacquard manuali della Lisio si sono distinti sempre tra le produzioni di spicco italiane.
Appassionato cultore di storia dell’arte, Giuseppe Lisio faceva riprodurre o reinventare moduli decorativi che hanno caratterizzato le diverse epoche, applicati rigorosamente con le tecniche tessili più ricche e complesse, quali velluti operati tagliati e ricci, broccati in seta, oro e argento. Come il suo conterraneo e amico Gabriele d’Annunzio, del quale la mostra espone alcune testimonianze epistolari, Giuseppe amava il bello e il ben fatto, che trasmettessero al contempo contenuti significativi.

La via tracciata da Giuseppe Lisio venne poi ripresa nel secondo dopoguerra dalla figlia, Fidalma Lisio, che mantenne alta la fede in una vera e propria missione di vita quale è stato il tramandare un’Arte antica, vista come radice feconda per un futuro di sviluppo.
La sua ferrea volontà di preservare e tramandare l’arte della tessitura manuale di velluti e broccati in seta ha portato alla nascita nel 1971 della Fondazione Arte della Seta Lisio, che attraverso le sue attività manifatturiera, didattica e culturale si è proposta come polo esemplare nel mantenimento di una tradizione sulla quale fondare una creatività moderna.
Da una parte infatti la continuità della produzione dei tessuti che hanno fatto l’Arte della Seta Lisio grande nel mondo, dall’altra nuova progettazione esemplificativa di come la tessitura manuale Jacquard possa essere un mezzo oggi per ideare tessuti esclusivi e di nuova concezione. I nuovi lavori creati per l’Alta Moda – come ad esempio le Baguette Fendi in mostra – corrono paralleli a quelli studiati per le ricostruzioni storiche di ambienti e di costumi. L’immenso patrimonio di esperienze e di conoscenze continuano tutt’oggi ad essere a disposizione delle nuove generazioni, che vedono nella Scuola della Fondazione Lisio un polo di formazione altamente specializzante e unico nel suo genere per la stretta connessione tra le attività manifatturiere e didattiche.

L’obiettivo di Fidalma di perpetuare una tradizione così importante e mostrarne al mondo l’immenso valore si esprime ancora oggi anche nel settore Culturale tramite la promozione e la diffusione della cultura tessile: mostre, pubblicazioni, convegni, giornate di studi, seminari e soprattutto, la cura e l’edizione della rivista semestrale “Jacquard. Pagine di cultura tessile”.

Museo dell’Arte della Lana – Lanificio di Stia
via Sartori, 2 – 52015 Pratovecchio Stia (AR)
Tel. 0575 582216 – 338 4184121
info@museodellartedellalana.it – www.museodellalana.it/

Fondazione Arte della Seta Lisio – Firenze
Comunicazione e Promozione
T. +39 0556801340 F. +39 055680436
comunicazione@fondazionelisio.org – www.fondazionelisio.org

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