Continua il “botta e risposta”. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei sostenitori del “No” al Referendum consultivo sulla fusione:
RISPOSTE AL COMITATO DEL Sì (in riferimento all’articolo del 13 ottobre 2017)
1
TABELLA FINANZIAMENTI erogati dallo Stato
Da un controllo effettuato su Wikipedia gli abitanti dei tre comuni eventualmente fusi raggiungerebbe attualmente il numero di 15.164. Dati che sono aggiornati per quanto riguarda Bibbiena al 2017, ma che sono per Chiusi della Verna al 2010 e per Ortignano-Raggiolo al 2015.
Visto poi che avremmo i tre comuni commissariati per circa un anno, e visto che il rapporto nascita/morte è a favore purtroppo di questa ultima, ci domandiamo:
ALLA COSTITUZIONE DEL NUOVO COMUNE RAGGIUNGEREMO 15.000 abitanti?
Se così non fosse, verrebbero a mancare le eventuali premialità per il superamento di 15.000 abitanti, NON POCA COSA.
Inoltre lo schema che voi avete pubblicato, è uno “studio di fattibilità” di ANCI TOSCANA”, quindi è un calcolo estimativo.
In pratica è tutt’altra cosa, basta andare sul sito della Regione Toscana-fusioni-finanziamenti, per verificare che la realtà è ben altra.
I contributi erogati dallo Stato verso i comuni che hanno avuto un processo di fusione tra il 2016 e il 2017, hanno subito notevoli riduzioni.
Esempi:
Il comune di Pratovecchio-Stia, nel 2016 ha avuto finanziamenti di 820.778 €, nel 2017 sono passati a 790.856 €. Circa 30.000 € in meno.
Il comune di Castelfranco-Pian di Sco che è passato da 928.337 € del 2016 a 852.419 € del 2017. Circa 75.000 € in meno.
Col passare degli anni di quanto si ridurranno ancora tali finanziamenti?
E una volta finiti i finanziamenti?
2
+ 240% di investimenti
Se parliamo del triennio 2013- 2014- 2015, non parliamo dell’ultimo triennio.
L’ultimo triennio è quello del 2015-2016-2017, dove da parte dell’attuale amministrazione comunale di Chiusi della Verna sono stati fatti sul territorio investimenti per circa 1.000.000 di euro.
Poi togliete il proclama dell’investimento dell’area ex-Sacci sul territorio di Chiusi della Verna.
3 e 4
Ribadiamo, che è inutile lo spostamento del plesso scolastico, cosa manca alle attuali aule scolastiche? Non sono all’avanguardia? Si devono per forza rifare?
Nel progetto dei “Cammini di Francesco” è già prevista la riqualificazione dell’ex scuola di Chiusi, non necessita la fusione per tale investimento.
5
Solo dopo l’eventuale fusione si pensa alla riqualificazione dell’area ex-Sacci presente nel territorio di Bibbiena? Prima non era necessaria?
Nel territorio di Bibbiena esistono altri “MOSTRI” ci passate davanti quasi quotidianamente, non ve ne accorgete?
6
L’asfaltatura della strada tra la Lappola e la Croce di Sarna, rientra nella programmazione dei lavori della attuale amministrazione, non necessita di fusione.
L’asfaltatura della via di Campi, ci risulta invece che non sia stata programmata dal comune di Bibbiena.
Per i risparmi dell’illuminazione pubblica, l’attuale amministrazione comunale ha già iniziato il percorso, nuovo impianto illuminante al Corsalone e a Corezzo, con luci al Led che consentono un notevole risparmio energetico.
7
Per il centro storico da riqualificare, parlate del recupero dell’area comprendente i ruderi del castello, la podesteria, la roccia di Adamo e la chiesa di San Michele, che attualmente versano in stato di abbandono.
Ma cosa è in stato di abbandono? L’area o i ruderi? Perché se sono i secondi sono una proprietà privata.
La chiesa di San Michele ha già avuto una recente ristrutturazione privata (rifacimento del tetto).
Gli incentivi ed i servizi da voi proclamati rientrano già nel progetto delle “aree interne” e come ribadiamo nella nuova legge sui “piccoli comuni”
Per i progetti già in corso nel comune di Chiusi affermate che saranno ereditati anche dal nuovo comune. Allora perché se sono ereditati questi progetti, nel vostro ruolo di “informatori” avete previsto gli stessi investimenti? Quale dei progetti sarà portato avanti?
Oppure ci saranno due scuole, riqualificheremo due ex scuole, diteci voi?
Ci sembra una cosa un po’ confusionaria.
Vi sembra che abbiamo a cuore solo la vostra proposta di fusione, noi non la chiamiamo fusione ma ANNESSIONE, perché nei primi anni del 1900 i consiglieri di Chiusi della Verna rifondarono il proprio comune.
Le loro testimonianze ci dicono che il motivo fondamentale della rifondazione del nuovo comune fu la mancanza della rappresentatività e del poco peso politico che essi incontravano in consiglio comunale rispetto ai Bibbienesi.
Questo ci basta per dire NO
Riguardo all’altro processo di fusione, ne parliamo poco perché riteniamo che sia molto più paritario, abbiamo meno diritti da difendere, i cittadini di Chiusi avrebbero sicuramente i loro rappresentanti territoriali.
Per quanto riguarda la faccia, non ci nascondiamo dietro nessun muro, vi chiediamo però di lasciar intervenire alle vostre assemblee tutti e ribadiamo tutti, i cittadini del nostro comune.
E di non abbandonare l’assemblea come è già successo.
Siamo un comitato “APOLITICO” in quanto all’interno dello stesso ci sono appartenenti di idee politiche diverse e contrastanti, ma che lottano per far sì che i comuni di Chiusi della Verna, di Bibbiena e di Ortignano-Raggiolo rimangano separatamente un bene comune dei propri cittadini.
Il comitato apolitico per il NO