Sono sparse nelle vie principali di Poppi e non solo. Serviranno per controllare alcune zone del Casentino, ma non siamo nella casa del Grande fratello. Si tratta di dodici videocamere di sicurezza installate, per quel che riguarda il suolo poppese, a partire dalla rotatoria che conduce a Moggiona fino ad arrivare, seguendo la strada principale, a piazza Risorgimento. Dodici apparecchi, finanziati dalla Regione Toscana e dall’Unione dei Comuni del Casentino, impiantati a seguito del progetto regionale “Sicurezza in Casentino” per fornire, ai comuni interessati, una maggiore tutela per il cittadino e un più fermo controllo del territorio. La ditta impegnata a collocare i dispositivi ha iniziato e concluso le operazioni di installazione in questi giorni. Le telecamere non sono ancora funzionanti, «ma – riferisce il Vicecomandante dei Vigili urbani dell’Unione, Giancarlo Paggetti – saranno operative all’incirca verso la fine del mese». Al momento, manca il collegamento alla corrente elettrica e l’ufficializzazione da parte delle autorità competenti «che – continua Paggetti – informeranno la cittadinanza con comunicati stampa e apposita segnaletica non appena saranno in funzione»; intanto, il nulla osta della prefettura è già arrivato. Oltre al comune di Poppi, sono interessati al progetto anche le altre sette amministrazioni locali dell’Unione che vedranno collocate le telecamere di sicurezza difronte alle sedi dei rispettivi comuni. L’impianto, naturalmente, servirà anche a monitorare il traffico, ma sarà determinante, secondo quelle che sono le intenzioni degli ideatori del progetto, per avere una vigilanza più efficace e rendere più immediate le procedure di intervento in casi di emergenza. Significativa la possibilità che una di queste telecamere, ubicata nei pressi di via Camaldolesi, possa, come auspica il Sindaco di Poppi, Carlo Toni, sorvegliare la zona adiacente al ponte ferroviario, luogo di frequente abbandono illegale dei rifiuti. Su questo punto, però, il Vicecomandante non può dare ancora la certezza che, l’apparecchiatura, possa fornire una adeguata visuale per tenere sotto controllo la suddetta area.
«Infine – conclude Giancarlo Paggetti – al progetto è legata anche la possibilità, per il cittadino, mediante un’applicazione scaricabile sul telefonino, di collegarsi direttamente con il comando dei Vigili urbani per comunicare situazioni di disagio ed emergenza inviando segnalazioni, messaggi e foto alla polizia». Su tutte le procedure e le opportunità che coinvolgeranno la popolazione, sarà fatta comunque, almeno così assicurano, una puntuale ed esaustiva pubblicità.