A tavola per le feste, consigli green per conciliare gusto e ambiente

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Foto di Tom da Pixabay

Tra regali, decorazioni e tanto buon cibo, le feste natalizie sono uno dei momenti dell’anno che regalano buon umore e riuniscono anche gli affetti più lontani. Le tavole imbandite, in particolare, saranno, nelle case degli italiani ma non solo, le protagoniste dei giorni da Natale a Capodanno ma anche una potenziale fonte di spreco. Tra avanzi, scarti e imballaggi, il Natale genera, purtroppo, ogni anno, un aumento del 30% di rifiuti, in buona parte cibo. Per non rinunciare al gusto ma salvaguardare l’ambiente, ecco allora dei consigli che ci aiuteranno a rendere il Natale un po’ più green perché, a volte, per fare la differenza bastano solo dei piccoli accorgimenti.

Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: dagli irriducibili del “riciclo alimentare” a chi vuol trascorrere le festività assaporando la buona tavola “a impatto zero”, magari in compagnia di amici e parenti approfittando della buona compagnia per improvvisare con i giochi di carte tradizionali italiani (Scala 40, Pinnacola etc) che ormai spopolano anche in ambito digitale, a partire dalle App per Smartphone fino a quelli nelle piattaforme piú di nicchia come nel casso del casino live di Betway. Ovviamente, nelle case italiane saranno presenti anche panettoni artigianali, bottiglie di buon vino italiano e tanti, tantissimi cioccolatini che non possono mancare nei classici acquisti fatti per le feste.

Partendo dalla spesa, se si sceglie la consegna a domicilio, è meglio cercare di comprare tutto il necessario nello stesso supermercato o negozio, se invece ci si reca di persona può essere una buona idea usare borse e sacchetti per frutta e verdura riutilizzabili. In questa fase è utile per l’ambiente preferire gli alimenti sfusi a quelli confezionati singolarmente, così come acquistare l’occorrente e cucinare a casa piuttosto che comprare un piatto già pronto. Per quanto riguarda l’occorrente per la tavola, evitiamo tutto ciò che è usa e getta o, in alternativa, usare materiali compostabili.

Passando al menù, occorre tenere in considerazione non solo i gusti dei commensali ma anche loro allergie, intolleranze e regimi alimentari seguiti. A seconda delle portate programmate, comprare solo ciò che si avrà la certezza di consumare prendendo possibili “extra” a lunga conservazione o surgelati. Per quanto riguarda le dosi degli ingredienti, occorre pianificare le porzioni così da evitare inutili sprechi. Le dosi consigliate di verdure sono 240 g totali a persona e porzioni di carne di 140-170 grammi a testa.

Ridurre il consumo di energia, inoltre, è un ottimo modo per ridurre l’impronta di carbonio e aiutare ad alleggerire le bollette energetiche. Ricordiamoci di spegnere il forno una volta che il cibo è cotto e utilizzare il calore residuo per mantenere il cibo caldo fino al momento di servire. Per riscaldare le pietanze avanzate, può essere più conveniente usare il microonde.

Per quanto concerne gli ingredienti, evitiamo di seguire mode alimentari insostenibili: diversi prodotti esotici come ananas, datteri, avocado e papaya sono responsabili di molte emissioni per il trasporto. Meglio optare per frutta e verdura di stagione, uova biologiche da allevamento a terra, carne di piccoli allevatori e pesce locale pescato in modo artigianale. Valide alternative, però, sono le proteine di origine vegetale. Ogni chilogrammo di tacchino durante la sua vita produce l’equivalente di 10,9 kg di emissioni di carbonio quindi un tacchino medio di 6 kg servito in un pranzo ha un’impronta di carbonio equivalente a 65,4 kg di emissioni.

Una volta terminato il pasto è il momento di lavare piatti e pentole. La lavastoviglie, ormai indispensabile per molte famiglie, è la soluzione più veloce ma anche più sostenibile. Il consumo di acqua nei lavaggi manuali, se fatti facendo scorrere l’acqua corrente, è più del doppio rispetto a quelli in lavastoviglie, così come le emissioni di gas a effetto serra. Inoltre, evitiamo di sciacquare i piatti prima di inserirli nell’elettrodomestico, è uno spreco di acqua e detersivo facilmente evitabile. Inseriamoli direttamente in lavastoviglie accendendola solo a pieno carico.

Mettendo in pratica questi consigli si possono risparmiare più di 3 miliardi di euro l’anno e 5 milioni di tonnellate di CO2, l’equivalente di 2,2 milioni di automobili in meno sulle nostre strade. Se ancora sprechiamo, in media, il 18% del cibo che acquistiamo e gli imballaggi producono il 15% in più di CO2 rispetto al cibo stesso, vale la pena allora cercare di migliorare sempre più le nostre abitudini senza comunque rinunciare allo spirito natalizio.

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