Accademia Casentinese: il Prof. Andrea Matucci e “La rivoluzione del tempo narrativo nei Promessi Sposi”

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Il Prof. Andrea Matucci

Domenica 18 settembre, alle ore 10:45, presso il castello di Borgo alla Collina, l’Accademia Casentinese invita Andrea Matucci a tenere una conferenza sul tema “La rivoluzione del tempo narrativo nei Promessi Sposi”.

Andrea Matucci è professore all’Università degli Studi di Siena. La sua prima linea di ricerca si è focalizzata sul nostro Rinascimento, in particolare sulla figura di Machiavelli, su cui ha tenuto una conferenza anni fa in questa nostra accademia, e sulla storiografia rinascimentale, in particolare sull’opera di Piero Parenti. Questo filone di studi, originatosi dalla sua tesi di laurea in Letteratura Italiana su “Machiavelli novelliere e verseggiatore”, discussa con il prof. Lanfranco Caretti all’Università di Firenze nell’aprile del 1978, si è concretizzato in numerose pubblicazioni e convegni,tra cui è il caso di citare: Storici e battaglie a Firenze, Piero Parenti nella storiografia fiorentina ; Per una analisi dello stile narrativo della storiografia rinascimentale ;  Machiavelli i “Discorsi” e la storia ; Machiavelli nella storiografia fiorentina. Per la storia di un genere letterario e Note per l’edizione della “Storia fiorentina” di Piero Parenti , approntata su incarico dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento di Firenze. A questa linea di ricerca se ne è affiancata un’altra sul romanzo moderno, che ha visto, tra le altre, pubblicazioni su Alessandro Manzoni, così come il volume Tempo e romanzo nell’Ottocento: Manzoni e Nievo. Più recentemente i suoi interessi, sia come didattica che come ricerca (Prefazioni, presentazioni, saggi), convergono sulla poesia moderna e contemporanea.

La conferenza del 18 settembre esplorerà la questione del tempo narrativo, di grande importanza per il romanzo moderno. Il tempo sarà analizzato sia come dimensione oggettiva, cioè successione cronologica di eventi, sia come tempo del personaggio, nella cui soggettività il presente, il passato, il futuro e i singoli momenti acquisiscono una importanza che nulla ha a che vedere con la loro estensione “fisica”, ma che si riferisce invece al valore che un singolo evento ha nella psiche del personaggio o nel disegno narrativo dell’autore. Tutto questo in un più ampio contesto dell’opera di Manzoni dove anche il tempo “storico” acquista una grande preminenza, pratica e metodologia, segnando una indubbia innovazione nella letteratura italiana.

 

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