Al prosciutto del Casentino delle Selve di Vallolmo le “Tre Fette” del Gambero Rosso

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POPPI – Non solo la macelleria Fracassi di Rassina, ma anche l’azienda agricola Selve di Vallolmo si aggiudica il riconoscimento “Tre fette” nell’edizione 2023 della Guida del Gambero Rosso “Grandi salumi”, selezione a cui ha partecipato per la prima volta. Ad essere premiato è il prosciutto del Casentino, presidio Slow Food: eccellenza del territorio, lavorato a mano e stagionato in cantine naturali. Il prodotto è ottenuto dal suino Grigio del Casentino, un’antica razza autoctona che con i secoli si era persa e che oggi rivive grazie a studi universitari sulla genetica che lo vogliono come incrocio di prima generazione tra una cinta senese e un maiale bianco, seguendo un rigoroso disciplinare che ne prevede l’allevamento all’aperto secondo il sistema tradizionale, seguendo un’alimentazione costituita prevalentemente da prodotti del sottobosco. La qualità della vita di questi animali si ritrova anche nelle carni, con eccezionali marezzature e ricche di acidi grassi omega-3 e omega-6.

«Alleviamo i nostri suini nel Parco Nazionale, in un’area recintata di 15 ettari dove possono muoversi liberamente – spiega Claudio Orlandi, fondatore dell’azienda che da più di 30 anni porta avanti l’attività con dedizione e che ora vede al lavoro tutta la sua famiglia, per la terza generazione, con i figli Serena, David e Matteo – All’interno dei recinti sono presenti aree boscate con castagni e querce che forniscono castagne e ghiande le quali, insieme a prodotti del sottobosco come tuberi, funghi e radici, costituiscono una preziosa e gustosa alimentazione per gli animali. Il tutto è integrato solo da sfarinati ottenuti dalla macinatura delle granaglie di orzo, mais e favino, direttamente nel nostro mulino aziendale».

Oltre al prosciutto, un riconoscimento speciale è stato assegnato anche alla soprassata, un cotto tipico della nostra zona. I titolari dell’azienda sono stati invitati dalla casa editrice, specializzata in enogastronomia, domenica 18 dicembre a Roma per la consegna dei premi che si terrà dopo un convegno sui prodotti italiani di qualità del settore agroalimentare. «Il nostro lavoro è soprattutto una passione – prosegue Serena Orlandi – puntiamo alla massima qualità, per questo ci occupiamo di tutta la filiera: dagli anni ‘80  dell’allevamento di soli suini e dai primi anni 2000 ci dedichiamo anche alla trasformazione delle carni fino alla commercializzazione rivolta sia ai ristoratori sia ai privati, direttamente dal produttore al consumatore, nel punto vendita a Porrena di Poppi dove abbiamo anche il laboratorio».

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Valentina Giovannini
Nata a Bibbiena, dal 2012 vive nel Comune di Castel Focognano con Christian e le figlie Dalia e Viola. Dal 2007 è iscritta all'Ordine Nazionale dei Giornalisti - elenco pubblicisti. Dal 2004 al 2008 collabora con il mensile Casentino 2000, dal 2006 al 2012 con il Corriere di Arezzo, nel 2022 con La Nazione di Arezzo e dal 2014 con Casentino Più. Addetta stampa per varie associazioni, tra cui dal 2012 il Carnevale storico di Bibbiena. Nel 2005 si laurea in "Lingue e comunicazione interculturale" all'Università di Siena. Nel 2004/05 lavora come assistente di lingua italiana a Madrid. Nel 2006 consegue un Master in "traduzione tecnico-scientifica" a Torino, nel 2009 la Laurea magistrale in "Studi linguistici e culturali" e nel 2010 un Master in "Comunicazione Pubblica e Politica" all'Università di Pisa. Nel 2008 entra per concorso in Provincia di Arezzo dove crea la rete delle Fattorie didattiche e nel 2016, dopo il trasferimento di funzioni, passa in Regione Toscana - Settore Tutela della Natura e del Mare. Nel 2024 si sposta per concorso al Settore Attività internazionali e attrazione degli investimenti.

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