Il prossimo 5 giugno, gli elettori del comune di Ortignano Raggiolo saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco e gli amministratori che guideranno il comune nei prossimi 5 anni. I cittadini di Ortignano si troveranno a scegliere il loro sindaco tra 3 liste. Ai tre candidati (Martino Bandelloni, Alessandro Norcini, Fiorenzo Pistolesi) abbiamo rivolto 5 domande (in rigoroso ordine alfabetico). Ecco cosa ci hanno risposto.
Martino Bandelloni
1. Bandelloni, come mai la scelta di candidarsi?
Ho forti radici in questo Comune, dove hanno vissuto ed operato i miei predecessori, presenti in questa comunità fin dal ‘600. Numerose sono le testimonianze del loro impegno nella cosa pubblica sia a livello locale che nei governi della Toscana L’ultimo a dare il proprio contributo disinteressato a questo Comune fu il padre Carlo, nominato Sindaco dal CLN locale, dopo la tragedia dell’ultima guerra.
Ma non è questa la motivazione principale. È stata fondamentale la sollecitazione, da parte di amici e conoscenti, di mettere al servizio della Comunità il bagaglio di conoscenze in campo organizzativo e professionale, acquisite nell’ arco degli oltre 40 anni di attività, prima in una Industria, poi come Assistente presso la Facoltà di Ingegneria nella Università di Genova, infine come Professore Ordinario di Impianti industriali in quella di Firenze, dove ho anche organizzato e presieduto per sei anni un nuovo Corso di Laurea (Ingegneria Gestionale) e un nuovo Dottorato (ingegneria Industriale).
Più dei blasoni è importante infatti ciò che si è fatto durante la propria vita.
2. Chi la affiancherà in questa sua corsa alla poltrona di primo cittadino di Ortignano?
E’ una squadra composta da uomini e donne, di diverse categorie professionali, che si vuole impegnare nel pubblico e nel sociale, al fine di proseguire il miglioramento delle condizioni di vita e di sviluppo del nostro Comune. Ci sono persone che conoscono la realtà della fabbrica come operai (Baracchi Matteo, Palladino Piero, Chini Stefano, Cappuccini Daniela), giovani diplomati in grado di esprimere interessi del loro mondo (Bernacchi Giada, Zacchi Lucia), persone già impegnate nel sociale (Contini Anna Maria), altre con importanti professionalità (Bonucci Annibale Mario– Perito elettrotecnico, Moncini Massimo– Avvocato, Vajente Andrea– Insegnante). Sono tutte persone che hanno accettato il ruolo con entusiasmo, che vivono e operano nel Nostro Territorio e che hanno deciso di lasciare in secondo piano gli orientamenti e/o le appartenenze a partiti politici, ad esclusivo interesse dei cittadini, per vivere tutti insieme questa nuova esperienza al servizio della loro Comunità.
3. Può, brevemente, parlarci del suo programma per il comune che vorrebbe amministrare?
Le priorità del nostro programma in estrema sintesi sono le seguenti. Politiche a sostegno di chi è in difficoltà economiche, di salute e degli anziani; Sostegno allo sviluppo di attività artigianali, commerciali, agroforestali specialmente legate alla castagna; Valorizzazione del nostro Territorio (e relativi prodotti) da un punto di vista ambientale e turistico; Sostegno concreto ad una politica per lo sviluppo di energie pulite e rinnovabili; Cura e manutenzione dell’esistente. Infine un impegno particolare per realizzare l’accesso all’informazione da parte di tutti i cittadini, superando la discriminazione digitale oggi presente e non più tollerabile, per aprire il territorio, con le sue bellezze e potenzialità, al mondo esterno, cercando di realizzare una soluzione per quanto possibile WiFi Free, e cioè senza costi per l’utente.
4. Negli ultimi mesi si è molto parlato di fusioni tra comuni. Lei, qualora diventasse sindaco, sarebbe favorevole ad una eventuale fusione con il comune di Bibbiena? O, eventualmente, ad una fusione a tre che includa anche Chiusi della Verna?
Premetto che questa decisione sarà presa se resa inderogabile per legge e prima che venga calata dall’alto senza contropartite. A questo scopo interpelleremo la popolazione con un referendum informale. Se la fusione si rende indispensabile, l’accorpamento con Bibbiena ed eventualmente con Chiusi della Verna mi sembra la soluzione più ovvia. Basta considerare che la nostra viabilità principale gravita su Bibbiena, collegata anche da un servizio di autobus a più corse giornaliere. A Bibbiena si recano di norma i nostri concittadini per la spesa nei negozi e nei centri commerciali e dove gravitano per i loro problemi sanitari (Ospedale, Servizi ASL, ecc.). Tuttavia, ripeto, la decisione spetta alla cittadinanza.
5. Infine una curiosità: a chi si spira, politicamente, un aspirante sindaco come lei. In altre parole, ci sono politici italiani che ammira e ai cui valori si ispira?
Come già accennato, la nostra Lista Civica non è collegata ad alcun partito ed è entrata nella competizione elettorale, senza atteggiamenti o spirito di antagonismo o di rivalsa, ma di collaborazione con tutti, convinta tuttavia che l’Alternanza sia il fondamento della Democrazia.
Personalmente mi considero un tecnico, prestato alla politica, mi piacciono i politici che dopo aver analizzato e dibattuto democraticamente i problemi, quindi sentite anche le minoranze, arrivino velocemente ad una decisione.
Alessandro Norcini
1. Norcini, come mai la scelta di candidarsi?
Mi sono candidato per scelta di responsabilità verso l’elettorato di Centrodestra , per dare l’occasione di votarci e alternativi alle due liste civiche, una sfida di democrazia per dare ad un piccolo Comune come Ortignano Raggiolo la forza di pensare in grande nel rispetto della propria storia e dignità .
2. Chi la affiancherà in questa sua corsa alla poltrona di primo cittadino di Ortignano?
Ci presentiamo come lista partitica formata da Lega Nord Fdi-AN Forza Italia oltre a me come candidato Sindaco mi affiancheranno per il consiglio comunale Elisabetta Bini, Katiuscia Santini, Luca Boncompagni, Marisa Belardini, Ettore De Maria, Angiolo Casucci e Mirko Latorraca .
3. Può, brevemente, parlarci del suo programma per il comune che vorrebbe amministrare?
1) Diremo No a scelte decisive per Ortignano Raggiolo imposte dall’alto e non concordate con i cittadini
2) Più sicurezza e stop al degrado, più controllo delle forze dell’ordine e installazione delle telecamere in tutto il Comune specialmente nelle zone meno popolate, cura del territorio, degli spazi pubblici, del manto stradale e degli immobili del comune.
3) Favorire iniziative nel settore del turismo e della cultura, valorizzazione dell’Ecomuseo, dei centri storici, dell’area sportiva per ragazzi, le sagre, l’agricoltura di settore e la selvicoltura specializzata come punti di sviluppo del territorio e per rilanciare un turismo di qualità.
4) Pugno duro con l’Unione dei comuni sulla gestione dei servizi associati, con SEI Toscana per contenere la tariffa sui rifiuti e con Nuove Acque.
5) Mantenimento dei servizi essenziali a partire dalla scuola elementare, creazione del centro anziani e di un punto autogestito dai giovani, mantenimento della Municipalità intesa come presidio del territorio.
6) Reperimento di fondi Regionali, Nazionali ed Europei per dare forza a iniziative del Comune ed offrire opportunità ai Cittadini, abbattimento delle barriere architettoniche nei locali pubblici per i disabili, incentivi fiscali alle giovani coppie residenti che si uniranno in matrimonio, più sostegno alle iniziative del mondo dell’associazionismo che funziona bene ad Ortignano Raggiolo. Attivazione dello sportello delle opportunità per mettere in correlazione i Cittadini con le opportunità regionali ed Europee, con particolare attenzione alle occasioni di formazione e lavoro per i cittadini .
4. Negli ultimi mesi si è molto parlato di fusioni tra comuni. Lei, qualora diventasse sindaco, sarebbe favorevole ad una eventuale fusione con il comune di Bibbiena? O, eventualmente, ad una fusione a tre che includa anche Chiusi della Verna?
La mia posizione sulle fusioni è chiara, NO a scelte imposte dall’alto Sì alla volontà dei cittadini che si esprimeranno con il loro voto al referendum.
5. Infine una curiosità: a chi si spira, politicamente, un aspirante sindaco come lei. In altre parole, ci sono politici italiani che ammira e ai cui valori si ispira?
Da iscritto alla Lega Nord naturalmente mi ispiro a Matteo Salvini alla sua tenacia, lo stare tra la gente per la gente e la voglia di cambiare le sorti di questa Nazione .
Fiorenzo Pistolesi
1. Pistolesi, lei è già stato sindaco precedentemente a Ivano Versari. Come mai la scelta di ricandidarsi?
Anzitutto per l’entusiasmo mai sopito per rendermi utile alla nostra gente. Per la continuazione di una linea amministrativa che negli anni credo abbia portato dei buoni risultati e adesso dobbiamo cercare di proseguire per portare a termine i progetti condivisi. Per la stima che in questi giorni hanno manifestato molte persone nei miei confronti spronandomi a candidarmi di nuovo. Per il bagaglio di esperienza maturata sul campo negli anni che sicuramente sarà utile in futuro.
2. Chi la affiancherà in questa sua corsa alla poltrona di primo cittadino di Ortignano?
Credo di aver dato vita ad una lista di persone consapevoli dell’impegno assunto anche per i nuovi che sono alla prima esperienza amministrativa. Gruppo eterogeneo e molto partecipativo sulle problematiche comuni. Persone animate dalla passione necessaria per affrontare un tale serio impegno. I candidati: Ceccarelli Claudio, Corazzesi Laura, Giabbani Cristina, Giovannuzzi Andrea, Lippi Gino, Mencattini Marco, Mencucci Pierpaolo, Mucci Tiziana, Rimondi Elisabetta, Venturi Simone.
3. Può, brevemente, parlarci del suo programma per il comune che vorrebbe amministrare?
Ovviamente per ovvi e comprensibili motivi di editoria, quanto segue è solo una sintesi del nostro programma peraltro certamente fondato su argomenti ed obiettivi certi e realizzabili. Vogliamo con questo essere ben chiari in proposito. Con l’attuale situazione politica generale nel nostro paese, nessun amministratore che vuole pregiarsi di chiamarsi tale, può promettere o peggio illudere i cittadini su contenuti di programma velleitari e rivolti solo ad obiettivi elettorali e di facciata. Le risorse a disposizione delle Amministrazioni comunali stanno risultando insignificanti o quasi. La situazione è veramente difficile e complessa nel suo insieme. Noi abbiamo preso impegno con tutti che il programma proposto potrà essere realizzato almeno nella sua componente più importante. Programmi quindi rivolti allo sviluppo sui servizi primari alla persona, quindi welfare anzitutto con la figura dell’anziano al centro del nostro lavoro con possibilità di dare vita ad una struttura per anziani con cogestione delle famiglie (co-housing), il condominio solidale, la partecipazione del volontariato. Coinvolgimento del settore pubblico di riferimento per progetti condivisi. Promuovere la forma del baratto amministrativo non appena la normativa in atto sarà più chiara e specifica. Proseguire gli investimenti nel settore scolastico per elevare ancora il livello peraltro già di qualità. Altra tematica di rilievo nel programma è il territorio inteso nel suo insieme consapevoli di avere l’obbligo di tutelare tutto quello che ci circonda in maniera assoluta e prioritaria. Promuovere sinergie rivolte alla montagna ed ai suoi derivati. Il massiccio del Pratomagno come riferimento di settore. Coadiuvare ed incentivare forme di consorzi o cooperative di riferimento alle tematiche di cui sopra. Riprendere fattivamente ad occuparsi del Consorzio della farina di castagne assieme ai suoi derivati. Incentivare nuove forme di lavoro sul settore cercando di coniugare le esigenze locali con suggerimenti ed approfondimenti che possono provenire da collaborazioni con Università di riferimento. Incentivare nuove aperture di empori nelle frazioni. Verificare con gli organi competenti le tempistiche relative agli impianti di depurazione che dovranno essere realizzati nelle frazioni. Veicolare forme di turismo alternativo del territorio.Proporre alle Associazioni di volontariato presenti nuove forme di collaborazione ed interazione con l’Amministrazione comunale coscienti della insostituibile importanza sul territorio di simili forme associative. Vigilare con puntualità affinchè le norme edilizie presenti siano rispettate in ogni sua forma. Agire in sintonia con le Istituzioni presenti (ASL, ATO acque e rifiuti, TIEMME, COINGAS, ;LODE, ecc) proponendo collaborazioni e proposte indirizzate ad obiettivi di razionalità economica ed efficienza organizzativa. Fattiva interazione con l’Unione dei Comuni del Casentino.
4. Negli ultimi mesi si è molto parlato di fusioni tra comuni. Lei, qualora diventasse sindaco, sarebbe favorevole ad una eventuale fusione con il comune di Bibbiena? O, eventualmente, ad una fusione a tre che includa anche Chiusi della Verna?
Relativamente alla tematiche sulle fusioni tra Comuni siamo dell’avviso che dovremo attendere le risposte di ordine giuridico ed istituzionale da parte della Regione Toscana prima di assumere ogni decisione in merito. Confermiamo in pieno la tesi di andare a consultazione popolare eventualmente ne ricorressero i presupposti e proprio per questo non vogliamo al momento prendere nessuna netta posizione in merito. Certamente dobbiamo affermare che dopo le ultime vicende vissute da parte di altri soggetti pubblici interessati all’argomento, non possiamo nascondere che le risultanze sono diverse da quelle inizialmente proposte e quindi pensiamo che dovremo riflettere molto sulle nuove ipotesi e trarne le dovute conseguenze. Abbiamo anche il privilegio di avere un Comune che al momento non ha forme di sofferenze finanziarie tali da suggerire improvvisazioni politiche estemporanee dettate solo da logiche di economicità di bilancio. Ribadiamo anche che la nostra origine, i nostri valori, le nostre peculiarità, la nostra storia dovrà sempre far parte del patrimonio della nostra gente.
5. Infine una curiosità: a chi si spira, politicamente, un aspirante sindaco come lei. In altre parole, ci sono politici italiani che ammira e ai cui valori si ispira?
Personalmente ad oggi non ho figure politiche di riferimento che possano soddisfare il mio credo. Ho sempre vissuto con gli ideali della sinistra nel cuore ma oggi debbo, con assoluto rammarico, affermare che chi dovrebbe essere punto di riferimento ed orientare la politica vera, è assolutamente fuori rotta rispetto ai miei principi. Attendo con ansia e con fiducia che la situazione si evolva e che presto i veri ideali della sinistra acquisiscano di nuovo il valore che hanno sempre avuto.