La camminata organizzata dall’Associazione culturale la Cornucopia di Subbiano martedì 9 agosto ha avuto un successo incredibile; complici l’argomento particolarmente interessante e la bella serata. Una marea di gente, si calcola quattrocento persone, tutti muniti di torcia e di tanta voglia di vivere una serata diversa, si è radunata in piazza Carducci. C’erano giovani, meno giovani e tanti giovanissimi. Prima tappa il mulino di Subbiano, quindi i mulini di Torre S. Flora e Ponte Caliano. Di ogni opificio la dottoressa Paola Benigni, sovrintendente archivistico onorario della Toscana, ha illustrato la storia, leggendo la trascrizione di antichi documenti, citando le nobili famiglie subbianesi che ne furono proprietarie. Ha parlato di macine o palmenti, di gualchiere e ferriere, annesse ai mulini. E soprattutto delle tasse che, nel Medioevo, il governo fiorentino imponeva sulle farine macinate. La passeggiata culturale è terminata a Borgo a Caliano e sul suo Ponte. Un breve cenno sulla storia del villaggio, sorto in epoca medievale lungo l’antica via Maior. Poi, tutti sul ponte, un tempo a schiena d’asino, dove la dottoressa Lia Rubechi ha letto insieme ai presenti la targa marmorea (1863) affissa su una casa del lato subbianese, in cui si narra come, tra il 1859 e il 1863, grazie alla collaborazione delle due comunità di Subbiano e Capolona, fu possibile abbattere il piccolo oratorio di S. Giuseppe che si trovava al centro del vecchio Borgo, e sulle macerie costruire il viadotto che permise di rendere il ponte pianeggiante e di collegarlo al nuovo tracciato della strada casentinese.
Ringraziamo l’Associazione culturale la Cornucopia per le informazioni forniteci e per la bella iniziativa, in attesa del prossimo appuntamento.