Anziani: il Comune di Bibbiena indica l’attività fisica adattata.

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L’amministrazione che con “Liberetà” ha portato al centro le persone anziane, ha attivato anche per l’anno in corso, il progetto riferito all’attività fisica adattata che si indica anche con l’acronimo Afa. Da settembre a maggio prossimo nelle palestre di Bibbiena e Soci e presso il centro Sociale di Bibbiena Stazione in collaborazione con Asl Toscana sud-est, centro sociale di Bibbiena Stazione e Auser, si ripropongono questi importanti corsi che curano il corpo, ma anche lo spirito.
Con l’avanzare dell’età, si va incontro a una serie di problematiche fisiche e psichiche che vanno a toccare un po’ tutti gli organi del nostro corpo. Si tratta di un progressivo logoramento, ci dicono gli esperti, del tutto naturale e inevitabile che, tuttavia, può essere rallentato. L’esercizio fisico, se eseguito con costanza e in modo razionale, fa sì che non solo questa degenerazione venga limitata, ma addirittura in alcuni casi regredisca.
I ricercatori israeliani della Sackler School of Medicine dell’Università di Tel Aviv, hanno dimostrato come le cellule staminali muscolari, che nel corso degli anni vanno gradualmente diminuendo, attraverso l’allenamento si auto-rigenerino, creando una vera e propria barriera contro l’invecchiamento. Uno studio dell’American College of Sports Medicine ha constatato che con una sola ora e mezza di esercizio aerobico alla settimana, si riescono a prevenire ben 40 malattie croniche e il pericolo di ammalarsi di Alzheimer diminuisce del 50%.
Un investimento dunque che l’amministrazione fa proprio sul futuro, poiché il benessere delle persone che hanno più di 65 anni, è il benessere di una società intera. Pensiamo, infatti, alla funzione insostituibile dei nonni per le famiglie moderne.
Per capire l’importanza di attività di questo tipo basta porre attenzione ai dati sullo stato di salute della zona Casentino ( redatto dalla Asl Toscana sud-est). Lo stato di salute si allinea ai valori medi regionali per bassa natalità (7,7 nati ogni 1.000 abitanti) ed elevato numero di anziani: 25,7% della popolazione ha più di 64 anni (9.242 ab.) e il 5% più di 84 anni (1.798 ab.). I tassi di mortalità generale pongono la zona del Casentino tra quelle a mortalità più bassa, tuttavia si notano differenze di genere. I maschi sono quelli con la speranza di vita alla nascita (81.3anni) più elevata a livello provinciale e di Area Vasta (80.5anni) e ben un anno di vita in più rispetto alla media regionale (80. 3anni). Al contrario le femmine hanno un valore di speranza di vita alla nascita che, seppure elevata (84,5anni), è inferiore alla media regionale (85.1anni). ed è la più bassa tra le zone della provincia aretina (85,5anni).

COMUNE DI BIBBIENA – Comunicato Stampa

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