Approvata la legge sui piccoli Comuni, le aree montane e il recupero dei centri storici

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La Camera dei Deputati ha approvato con voto unanime il disegno di legge con le “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici”.

I 5.585 “piccoli comuni” che caratterizzano il nostro territorio nazionale non rappresentano un’eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità, le nostre qualità e proiettarle nel futuro. Un’idea ambiziosa di Italia passa anche dalla giusta valorizzazione di territori, comunità e talenti. 

Vi riportiamo le misure principali contenute nel disegno di legge varato alla Camera:

– l’istituzione di centri multifunzionali per la fornitura di servizi in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza, autorizzati a stipulare convenzioni e contratti di appalto con gli imprenditori agricoli;

– lo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2017 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023, destinati a finanziare interventi di tutela dell’ambiente e dei beni culturali, mitigazione del rischio idrogeologico, messa in sicurezza delle scuole, acquisizione delle case cantoniere e ferrovie disabitate per realizzare circuiti turistici e promuovere la vendita di prodotti locali;

– il riconoscimento ai piccoli comuni della funzione di sviluppo socio-economico del loro territorio, da esercitarsi obbligatoriamente in forma associata attraverso le Unioni di Comuni e le Unioni montane di Comuni;

– la semplificazione e l’accesso a norme che consentono la diffusione della banda ultralarga nelle aree cosiddette a fallimento di mercato;

– la possibilità di realizzare, anche in forma associata e d’intesa con la Regione, iniziative per sviluppare l’offerta complessiva dei servizi postali congiuntamente ad altri servizi in specifici ambiti territoriali, attraverso la rete capillare degli uffici postali;

– il consumo e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a chilometro utile. La legge prevede una serie di norme per facilitare e promuovere la vendita diretta dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a chilometro utile, cioè quelli per i quali le aree di produzione e trasformazione sono poste a una distanza non superiore a 50 chilometri di raggio dal luogo di vendita e in assenza di intermediari commerciali.

– agevolazioni nella rete dei trasporti delle aree rurali e montane. Per questi territori la legge predispone un Piano per i trasporti con particolare riguardo al miglioramento delle reti infrastrutturali, nonché al coordinamento tra i servizi, pubblici e privati, finalizzati al collegamento tra i comuni delle aree rurali e montane, e con i comuni capoluogo di provincia e regione e un Piano per l’istruzione destinato alle aree rurali e montane, con particolare riguardo al collegamento dei plessi scolastici ubicati nelle aree rurali e montane, all’informatizzazione e alla progressiva digitalizzazione.

– recupero e riqualificazione dei centri storici, mediante interventi integrati che prevedano il risanamento, la conservazione e il recupero del patrimonio edilizio, promuovendo la creazione di alberghi diffusi in una logica di efficientemente energetico e di antisismica secondo la metodologia delle “Green Communities”.

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