Un altro successo per l’Associazione Autonoma Biennale del Ferro Battuto. Nei giorni della mostra, che quest’anno ha vissuto un’edizione record per numero di partecipanti e visitatori, è stata inaugurata presso il Palagio Fiorentino di Stia la nuova sede del sodalizio. Il locale di proprietà comunale era inutilizzato da anni, e veniva adoperato come rimessa di mezzi e attrezzi per la cura del parco pubblico del Palagio. “Grazie a un progetto – scrive sui social il Sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri – realizzato mediante la collaborazione tra le Officine Tanucci e l’Ufficio Tecnico del Comune, nella figura dell’arch. Massimo Caleri, è stato possibile avviare il recupero dell’immobile seguendo le prescrizioni fornite dalla Sovrintendenza. I lavori in muratura, diretti dall’arch. Cristiana Lenzi, tecnico comunale, sono stati realizzati dagli operai del comune, che nell’occasione hanno dato prova di abilità tecnica e di una passione per questo progetto che travalica il mero adempimento del dovere lavorativo. Per questo il ringraziamento nei loro confronti non arriva solo da me e dall’amministrazione comunale, ma anche dall’associazione per la Biennale, che nella persona del suo Presidente Maria Gemma Bendoni ha voluto esprimere la sua gratitudine consegnando un riconoscimento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della sede”.
I riconoscimenti dell’Associazione sono dunque andati a Claudio Bucchi, Stefano Ciabatti, Marco Bertelle, Marco Biagini e Giacomo Moretti per i lavori condotti alla nuova sede. A Romano Mazzieri, Carlo Biagiolini e Piero Sordi, volontari che hanno collaborato con la mostra, per la spettacolare costruzione dei nuovi stand dedicati al concorso internazionale di forgiatura. “Come ha detto la Senatrice Donella Mattesini nel suo intervento all’inaugurazione”, conclude Caleri, “Sono proprio opere come queste, realizzate grazie alla sinergia tra l’amministrazione e i dipendenti del Comune, a suscitare il sentimento di orgoglio nel lavorare insieme per lo sviluppo del nostro territorio e della sua vita sociale”.
Poppi, 09 settembre 2017