Un piccolo paese di circa 750 anime (in inverno) e un grande cuore. Questa è Badia Prataglia, questa è l’Associazione Avis del paese che ieri ha festeggiato i suoi 49 anni di vita.
Il dato che merita un plauso in occasione di questo compleanno, è riferito alle donazioni.
L’Avis di Badia Prataglia ha avuto un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno contro un incremento di soli 0,1 punti percentuali a livello regionale (dati ufficiali Avis). Ma i numeri dicono anche tanto altro. L’Avis del piccolo paese montano del Parco nazionale delle Foreste casentinesi conta 174 donatori attivi – 116 maschi e 58 femmine – per un totale di 242 donazioni. Il maggior numero di donatori attivi sia maschi che femmine sono nella fascia over 35.
Luigi Farini, attuale Presidente della realtà associazionistica commenta: “I risultati come questo non arrivano a caso. Per quanto ci riguarda posso dire che Badia Prataglia ha una lunghissima tradizione, radicata nel tessuto sociale e quindi familiare che consente, anno dopo anno, di incrementare i nostri numeri in tutte le direzioni. Inoltre c’è l’impegno di un intero paese che sostiene da sempre la cultura del dono. Insomma Badia Prataglia ha sempre fatto del volontariato attivo un suo segno distintivo. A tutto questo si aggiunge anche un lavoro capillare fatto da noi tutti per allargare la partecipazione a persone di realtà limitrofe”.
L’Avis di questo paese piccolo ma grande nel cuore, investe molto anche nella promozione nei confronti delle giovani generazioni, lo spiega così il Presidente dell’Associazione Volontari Italiani Sangue Sezione Comunale di Badia Prataglia: “Le nostre attività sono molteplici: vanno dagli eventi, alle gite, fino appunto ad un’azione diretta nelle scuole e tra i giovani dove è più difficile arrivare per molteplici motivi. Nonostante questo credo sia un vanto poter dire che nella nostra associazione abbiamo un millennial. Certamente le azioni di promozione e conoscenza dovranno essere anche in futuro uno strumento da sviluppare. Il sangue è vita. Anche nella nostra Regione migliaia di persone vivono grazie alla donazione di sangue, piastrine e plasma. E il gesto del dono va sostenuto e promosso per salvare tante vite umane”.
Badia Prataglia conta anche un record di donazioni “personali” che superano di gran lunga la misura del 100 considerata degna di nota: Widmer Ugolini – oggi donatore in pensione – e Alessandro Acciai sono due di questi esempi virtuosi.
Il prossimo anno l’Associazione Volontari Italiani Sangue Sezione Comunale di Badia Prataglia compie mezzo secolo di vita e di record quasi impossibili per un paesino così piccolo e l’intenzione di fare una grande festa non manca come dimostrano le parole di Luigi Farini: “Inizieremo a lavorare per questo compleanno molto presto; ma soprattutto vorremmo arrivarci con numeri ancora più importanti. Donare è un gesto che cambia innanzitutto la vita di chi lo fa, la cambia radicalmente nel profondo, perché ti rende consapevole che con poco ognuno di noi può fare tantissimo per migliorare la qualità della vita di molte persone malate o che si trovano in difficoltà temporanee. Vorremmo dunque fosse la festa di tutti coloro che credono in questi principi”.
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