Sabato 14 aprile presso il Museo dell’Arte della Lana sarà inaugurata la nuova mostra fotografica di Gianni Ronconi intitolata “Bella la vita”.
L’apertura della mostra, allestita in forma itinerante nelle sale del Museo, sarà preceduta dalla presentazione dell’omonimo libro fotografico che inizierà alle ore 15:30 nel Salone Lombard. Interverranno Andrea Gori, direttore del Museo dell’Arte della Lana, e i giornalisti Mariella Dei e Massimo Orlandi.
Gianni Ronconi si definisce “fotografo di strada” sia per la sua provenienza, Strada in Casentino appunto, sia per la caratteristica del suo modo di fotografare: catturare le immagini dal quotidiano.
Nel tempo libero dal lavoro, Ronconi ha coltivato fin da giovane l’amore per la fotografia. Innamorato delle foto in bianco e nero, ha sempre sviluppato e stampato in proprio le sue foto, dal 1989 ad oggi ha pubblicato 10 libri fotografici, “Bella la vita” è l’undicesimo.
Nel corso degli anni i suoi lavori sono stati apprezzati in modo unanime tra gli esperti di fotografia in Italia e all’estero.
“Bella la vita” racconta attraverso le immagini la bellezza del quotidiano e il vissuto più autentico, che spesso sfuggono al primo sguardo.
Gianni Ronconi, che dedica questo nuovo lavoro alle due nipotine, espone fotografie che raffigurano i contadini mentre lavorano nei campi, i vecchi mestieri svolti ancora dai più anziani, le feste di paese, i pittori di strada, i ritratti di persone comuni nelle loro attività quotidiane e molto altro.
Come nei suoi lavori precedenti, anche stavolta il Casentino è tra i protagonisti principali; viene raccontato nei frammenti di cronaca locale, nel susseguirsi delle stagioni, nelle attività ordinarie dei paesi. Ma il fotografo riesce ad immortalare anche momenti straordinari come nella foto a Lucio Dalla che siede su una panchina in pietra a Strada in Casentino, quando il noto cantautore si concesse all’obiettivo di Ronconi senza filtri o sovrastrutture, in giacca bianca, scarpette da ginnastica e pantaloni corti.
Il nuovo libro raccoglie gli scatti in mostra al Museo dell’Arte della Lana ed è introdotto dal contributo di tre giornalisti che descrivono così il nuovo lavoro di Gianni Ronconi:
Scrive Mariella Dei: “Forse il titolo del libro (che verrebbe da cantare come Renato Zero in uno dei suoi capolavori), non è casuale. Con le proprie regine ed i propri re, Gianni Ronconi celebra la vita. Lei scorre e se ne va, ma lui fa in tempo a immortalarla sempre, nel suo momento perfetto”.
La segue Massimo Orlandi: “La mostra è il manifesto del suo modo di vedere la vita, utilizzando la foto come uno strumento per riprodurla e allo stesso tempo ringraziarla”.
Fa loro eco Nicola Ughi: “Se mi metto a sfogliare il percorso di Gianni Ronconi attraverso le sue immagini, dall’alba al tramonto, vedo il ritmo della vita, quella vera che esiste ancora, nelle terre di provincia, nei paesi e nelle campagne. L’Italia è piena di questi borghi, di queste persone, piena delle loro storie. Ci sono poi i testimoni, come Gianni, che con una macchina fotografica al collo ne narrano le vite e le vicende, mentre ai bordi, poco più in là, sull’autostrada, corrono i ritmi veloci dell’era digitale”.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 22 luglio 2018, in orario di apertura del Museo.
Comunicato stampa,
Pratovecchio Stia, 7 aprile 2018
Maggiori informazioni:
Museo dell’Arte della Lana – Lanificio di Stia
della “Fondazione Luigi e Simonetta Lombard”
Via G. Sartori 2, Pratovecchio Stia (Ar)
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